Il Faro di San Cataldo si rifà il look. Il Comune di Bari, nell’ambito del progetto CoHeN è risultato beneficiario di un finanziamento pari a 510mila euro per l’attuazione della “Progettazione preliminare e esecutiva, direzione lavori. Interventi infrastrutturali e non infrastrutturali del Faro di San Cataldo”. Il faro, uno dei simboli della città di Bari, sarà soggetto ad una serie di interventi per destinarlo ad attività di esposizione e animazione culturale.
Per avere l’ok al progetto il Comune ha promosso una conferenza di servizi tra tutti gli enti coinvolti. Il Faro è infatti soggetto a vincolo della Sovrintendenza. Ed è stata proprio quest’ultima ad esprimere parere favorevole al progetto, ma con prescrizioni. L’intervento di valorizzazione e fruizione dovrà infatti avvenire nel rispetto della tradizione costruttiva dei luoghi. “In particolare, tutte le operazioni di stilatura, intonacatura, tinteggiatura, risarcitura di lesioni, posa in opera di iniezioni e imperneazioni – si legge nel parere – dovranno essere realizzate con materiali composti esclusivamente a base di calce. Non è affatto consentito, pertanto, l’impiego di materiali a base cementizia, silossanica, plastica, acrilica o resinosa e smalti”. Dovranno essere limitate le rimozioni di intonaco. È inoltre da escludere la realizzazione di qualsiasi elemento (quadri lettrici, prese, interruttori, cassette di derivazione) ad incasso nella struttura storica. “La realizzazione della nuova piazza, prevista con pavimentazione in calcestruzzo architettonico e cordoni in pietra – continua il parere – dovrà essere oggetto di opportuno ridimensionamento a favore di una maggiore presenza di aree a verde ed essere alternativamente realizzata con brecciolino stabilizzato, al fine di garantire la permanenza di elementi di seppure residuale naturalità all’interno dell’area di intervento”.
“In generale – prosegue il parere – tutte le opere di finitura a farsi, facendo specifico riferimento anche alla composizione materica e cromia dei nuovi tinteggi, le pavimentazioni, gli infissi e gli intonaci a farsi, le stesse dovranno essere preventivamente sottoposte alla Sovrintendenza per mezzo di campionature idonee e schede tecniche, al fine di definire al meglio quelle maggiormente rispettose delle istanze figurative e conservative”.