Nelle scuole secondarie di secondo grado dell’area metropolitana di Bari, ancora almeno per una settimana, è confermato lo scaglionamento degli ingressi con il doppio turno, che prevede che il 75% degli studenti entri alle 8 e il 25% alle 9.40.
La riunione del tavolo tecnico convocato in Prefettura, dopo le proteste delle ultime settimane del mondo della scuola contro i doppi turni decisi per evitare assembramenti sui mezzi di trasporto, è stata interlocutoria, un confronto tra le parti alla ricerca di una soluzione condivisa che ancora non è stato trovata.
Alla riunione, coordinata dal prefetto Antonia Bellomo, hanno partecipato l’assessora regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, la città metropolitana e il Comune di Bari, l’Ufficio scolastico provinciale e le società di traporto Fse, Ferrotramviaria, Fal, Amtab, Cotrap e Trenitalia.
“È stato un incontro costruttivo – ha detto a margine il prefetto – , abbiamo analizzato tutti i rilievi che in queste settimane ci sono giunti dal mondo della scuola e stiamo verificando come possiamo rispondere. Ci siamo presi ancora un po’ di tempo di monitoraggio in quanto non tutte le scuole hanno definito compiutamente l’orario e poi verificheremo se è possibile adottare delle modifiche che avvicinino un po’ di più le posizioni”. “Nessuna soluzione è preclusa – ha aggiunto – , però bisogna verificarne sul campo la percorribilità”, anche ricorrendo, per potenziare il trasporto pubblico, all’utilizzo di bus turistici aggiuntivi.
“Ovviamente l’obiettivo è attenuare al minimo i disagi degli studenti – ha assicurato Bellomo – . Abbiamo previsto un’altra settimana di verifica per esaminare i dati concreti e capire come i disagi rappresentati dalle scuole possono essere affrontati, ma non bisogna dimenticare che siamo a questo tavolo perché siamo in una situazione di emergenza sanitaria. E’ vero che abbiamo, soprattutto nel mondo della scuola, una risposta massiccia alle vaccinazioni, però è vero pure che abbiamo norme che ancora ci impongono il distanziamento, di non avere un affollamento sui mezzi superiore all’80%. Pur comprendendo il disagio, dobbiamo considerare che ci sono ancora dei limiti da rispettare”. (ANSA).