“Un pezzo di storia della città di Bari e del territorio pugliese è volato via con l’annullamento della Campionaria 2021”. Così, tramite una nota ufficiale, le segreterie pugliesi delle sigle sindacali Cgil Filcams, Cisl Fisascat e UilTucs, che manifestano la propria preoccupazione circa il futuro del quartiere fieristico barese e dell’intero comparto ad esso legato.
“La recente vicenda dell’annullamento della Fiera Campionaria 2021 – scrivono i sindacati – ha riproposto perplessità e preoccupazioni sul futuro del quartiere fieristico, sia rispetto alla condizione dell’Ente Fiera del Levante che della società Nuova Fiera del Levante S.r.l.”. Scenario che risulta ulteriormente aggravato dall’insediamento dell’ospedale Covid che, di fatto, secondo gli scriventi, “ha precluso alla Newco la gestione di una rilevante superficie pari a circa 25mila mq pregiudicandone la possibilità di pianificare e programmare ulteriori eventi e manifestazioni dirette”.
“Appare evidente – proseguono – come l’attuale situazione d’incertezza non consenta di avviare da subito le attività di programmazione degli eventi e delle manifestazioni per l’anno 2022, con il rischio di accumulare ulteriori ritardi e di favorire l’attrattività di altri poli fieristici. Una condizione di completo immobilismo in una fase storica che ha registrato l’uscita dal quartiere fieristico di importanti operatori commerciali come Eataly. Il contesto descritto non può che indurre, di conseguenza, alla preisione di scenari fortemente preoccupanti dal punto di vista occupazionale”.
Secondo i sindacati, dunque, con l’annullamento della Fiera del Levante 2021 si perde un pezzo della storia della città e risulta ora necessario mettere in campo “ogni sinergia politico-istituzionale per garantire la difesa e la ripresa del quartiere fieristico”.