“In classe solo due studenti sono residenti in città”, “Siamo quasi tutti pendolari ma i bus sono pochi”, “E’ bello vedere i compagni ma così siamo penalizzati”. Sono solo alcuni dei commenti dei 68.218 studenti che frequentano le 67 scuole superiori di Bari e provincia su complessivi 130 plessi.
Il 25% di loro, soprattutto i maturandi, ha iniziato l’ultimo anno con l’ingresso alle 9.40 rispetto all’orario consueto delle 8. “In questo modo usciremo alle 16, e non potrò partecipare al corso pomeridiano d’inglese”, il rammarico all’esterno dell’istituto tecnico Euclide a Japigia.
Oltre al poco tempo rimanente per le attività pomeridiane, il problema più incombente riguarda il trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Il sindacato Uds segnala assembramenti nei bus Amtab, le corse saltate del servizio scolastico da Carbonara e disagi sulla linea diretta al Polivalente da Bisceglie e Molfetta.
Il provvedimento firmato dal prefetto Antonia Bellomo prevede fino a 250 mezzi in più con l’obiettivo di “contemperare esigenze diverse: da un lato il diritto allo studio, garantendo la fruizione della didattica in presenza 100% degli studenti dell’istituzione scolastica di secondo grado, dall’altro la tutela della salute collettiva”.