Nei suoi piani omicidi ci sarebbe stata anche la sua ex moglie. È quanto avrebbe riferito alla figlia il 51enne Saverio Mesecorto, il presunto omicida reo confesso della 81enne Anna Lucia Lupelli, uccisa il 13 settembre con 8 coltellate nella sua casa nel quartiere Carrassi di Bari.
“Oggi per andare avanti bisogna comportarsi così – ha detto la figlia ai poliziotti riferendo le parole pronunciate dal padre – e la prossima volta ad essere uccisa sarà vostra madre”.
Il dettaglio è valorizzato dal gip nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dopo la convalida del fermo per evidenziare la “pericolosità” dell’uomo. Il giudice ricostruisce il delitto attraverso la confessione dello stesso assassino. Quando inizialmente è stato convocato in questura per essere ascoltato come persona informata sui fatti, in qualità di addetto alle pulizie condominiali nel palazzo in cui era stata uccisa la donna, Mesecorto ha detto di aver appreso dell’omicidio dalla tv.
Poi, però, ha confessato. “Basta non ce la faccio più, voglio raccontarvi che cosa ho fatto” ha detto. “Da molti mesi – ha spiegato agli investigatori – sono in una situazione economica disastrosa, mi servivano soldi per pagare il fitto di casa e altri debiti e ho deciso di rapinare una signora che conoscevo. Il giorno prima dell’omicidio sono andato dai cinesi, ho comprato un coltello con lama da 15 cm, mi sono procurato una busta di plastica e sono andato da lei. Viveva sola e in quel momento non c’era nessuno nel condominio. Sono andato dietro la porta della signora Lupelli, al piano seminterrato, ho suonato e quando è uscita le ho chiesto un bicchiere d’acqua. La signora me l’ha dato e io dopo averlo bevuto l’ho colpita col coltello alla pancia per tre volte. La signora aveva gridato ‘aiuto aiuto’ e io le ho messo le mani sulla bocca. Dopo ha perso i sensi ed è caduta a terra. Ho rovistato nella casa e, sotto il televisore, ho trovato un borsellino rosa con all’interno mille euro in contanti, alcuni documenti e bancomat. L’ho preso e sono scappato via chiudendomi alle spalle la porta e la cancellata in ferro. Non ce la facevo più per questo ho fatto questa fesseria”. (Ansa)