Il Tribunale di Brindisi ha condannato la Banca popolare di Bari a pagare, a tre risparmiatori, l’intera somma corrispondente a titoli azionari acquistati a partire dal 2010. I tre risparmiatori, assistiti dagli avvocati Antonio Pinto e Antonio Amendola di Confconsumatori, avevano proposto contro la Banca Popolare di Bari un ricorso evidenziando – come riconosciuto dal giudice – “l’inadempimento che la banca ha tenuto rispetto ai suoi obblighi di informazione verso i clienti”.
“La banca – spiegano i legali – è stata condannata a pagare il 100% delle somme investite, ad eccezione di quelle versate oltre dieci anni prima dell’atto interruttivo della prescrizione”. Nella sentenza il giudice quantifica in oltre 180 mila euro il complessivo investimento in azioni, “con perdita totale del capitale investito”. “In mancanza di alcuna specifica informazione ai clienti non soltanto circa la natura e le caratteristiche del titolo – spiega il Tribunale -, ma soprattutto la situazione finanziaria dell’emittente, il suo rating ed eventuali situazioni di default (magari le ragioni per le quali una banca decideva di rivolgersi in modo così massiccio alla platea degli investitori non istituzionali con emissioni di capitale di rischio), deve ritenersi che l’intermediario sia venuto meno ai più basilari obblighi informativi”.