Se c’è un personaggio in grado di far sempre discutere, qualsiasi cosa dica, quello è Antonio Cassano. L’ex di Roma, Real Madrid, Milan e Inter, nelle vesti di opinionista, dice sempre quello che pensa, senza guardare in faccia a nessuno e, talvolta, anche contro il senso comune: per esempio, lo scorso anno più volte si è scagliato contro l’Inter di Conte, a suo modo di vedere rea di giocare un calcio noioso.
Il “pibe di Bari” ha detto la sua anche sul campionato appena cominciato, che dopo due giornate vede sugli scudi l’Inter di Simone Inzaghi, il Milan di Pioli, la nuova Lazio di Sarri, il Napoli affidato a Spalletti e la Roma dell’intramontabile Mourinho.
Parlando dei possibili vincitori, Cassano ha indicato come favorite l’Inter e la Juventus, che secondo le quote serie A dei principali bookmakers si contenderanno lo scudetto fino alla fine.
In particolare, il talento di Bari Vecchia vede bene l’Inter campione d’Italia, che dopo l’addio di pezzi fondamentali della squadra come Conte, Hakimi e Lukaku, ha ricostruito affidando al tecnico ex Lazio giocatori come Calhanoglu, Dzeko, Dumfries e Correa, autore di una splendida doppietta contro il Verona.
“L’Inter secondo me al momento è avanti alla Juventus – ha dichiarato – e al Napoli, che può essere la sorpresa”. Cassano ha evidenziato i punti di forza dei nerazzurri, aggiungendo di aspettarsi molto da un giocatore che, causa infortuni, finora non ha espresso tutto il suo potenziale: Alexis Sanchez. “Se Sanchez torna in forma, qualcuno dovrà andare in panchina per fargli posto, se torna lui non ce n’è per nessuno”.
Perché l’Inter come favorita? Secondo Cassano, i campioni d’Italia, nonostante le difficoltà, hanno fatto un ottimo mercato: “La società si è mossa magnificamente sul mercato, ha sostituito Eriksen con Calhanoglu che può fare diversi ruoli molto bene”.
Dietro l’Inter la Juventus, che però nelle prime due giornate ha raccolto solo 1 punto in 2 partite. Ecco perché, tolte le due favorite, lo scudetto può essere vinto da una possibile outsider, per esempio il Napoli, la Lazio o la Roma.
Cassano si è soffermato in particolare sui giallorossi, allenati dall’ex Inter Mourinho, che da abile stratega, alla domanda sulla possibilità di vincere lo scudetto, ha rimandato la palla al mittente, anzi scaricando il “peso” della favorita sull’Inter di Inzaghi.
“Non mi aspettavo Abraham titolare – ha detto l’ex Cassano – vedo qualcosa di diverso, Veretout è stato clamoroso contro la Fiorentina, la Roma mi incuriosisce: deve lavorare in difesa, ma a centrocampo e in attacco sono messi bene”.
Anche la nuova di Lazio di Sarri, che nelle prime due giornate ha segnato la bellezza di 9 gol, sta ben impressionando e si candida tra le vincitrici del campionato: “Mi piace molto – ha detto a proposito Cassano – può essere una mina vagante e lottare per lo scudetto”.
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Infine, il Napoli. Cassano considera la squadra Spalletti come una delle potenziali scudettate, e vista la partenza, con due vittorie nelle prime due giornate, difficile dargli torto, vista anche la grande esperienza dell’ex tecnico dell’Inter.
Insomma, nella griglia-scudetto di Cassano troviamo l’Inter, la Juventus, la Roma, la Lazio e il Napoli. Non viene citato il Milan, che non nasconde le proprie ambizioni dopo essere arrivati secondi lo scorso anno (ma a diversi punti di distanza dall’Inter): Pioli ha dichiarato di essere felice del “suo Milan più forte” e di essere pronto a giocarsi lo scudetto.
Le prime due giornate di calcio, intanto, sembrano dare ragione a Cassano, che dopo il ritiro di qualche anno fa ha espresso spesso e volentieri la sua opinione.
L’Inter ha vinto le prime due gare, in scioltezza contro il Genoa e con qualche difficoltà in più contro il Verona, dimostrando di essere una squadra solida e con diverse frecce al proprio arco, vedi l’exploit di Correa. La Lazio è già la Lazio di Sarri: gioco e gol a grappoli. La Roma ha sorpreso tutti per la facilità con cui è andata in gol: la squadra sembra già seguire il suo nuovo vate Mourinho. Il Napoli, ugualmente, ha fatto due su due. A rimanere indietro, per ora, la Juventus: ma si sa che i bianconeri sono duri a morire.