Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “A mano a mano” – Un’esistenza breve, troppo. Un segno profondo nella storia della musica italiana. Un’ artista senza maestri ma con incredibile estro. Rino Gaetano ancora oggi è sinonimo di ironia graffiante, disincantata, di poesia e semplicità.
Un ragazzo di quartiere che pian piano, brano dopo brano, entra nella mente e nel cuore del pubblico fino a diventare acclamato e popolare. È proprio tra le mura del suo modesto condominio che, nel 1975, nasce “Ma il cielo è sempre più blu”. Non una semplice canzonetta ma un brano che con ritmo apparentemente leggero racconta di disparità e contraddizioni della società che lo circonda, di tutto ciò che accade sotto un unico cielo, uguale per tutti, che però non bada a nulla e non curante, è sempre e comunque più blu.
Nei suoi versi racconta i vizi e i difetti della gente, riscontrabili tanto nel privato quanto in politica.
La sua Italia prende il nome di Aida. Donna bellissima, tanto bella che lo canta, quasi lo urla forte nel ritornello “come sei bella”. Donna che si fa sintesi della storia di ogni donna ma anche dell’Italia intera. Nella ballata canta il nazionalismo, il fascismo, le continue lotte tra politici e tra lobby di potere. In pochi minuti un flusso di immagini che riporta alla mente la storia dell’Italia moderna.
Rino Gaetano ama il Sud, il suo Sud. Nato a Crotone, è figlio di una realtà lontana da ogni progresso, dal boom economico che già investe il resto del Paese nel secondo dopoguerra. È proprio durante uno dei suoi viaggi in autostop nel meridione che scrive “Ad esempio a me piace il Sud”. Un insieme di particolari, emozioni, sensazioni, colori, così vividi e ben descritti tanto da divenire capaci di far “vivere” la sua terra anche a chi non l’ha mai vista.
Ama e canta l’amore. Incisa da Cocciante, “A mano a mano” ha anche una sua versione. Un testo dirompente che però il cantautore riesce a cantare con leggerezza. La storia di un amore troppo forte per essere dimenticato, una bella stagione che volge al termine portando con sé le prime raffiche di vento. Un tempo piacevole che giunge al termine.
Rino Gaetano ci piace ricordarlo così, con il suo stile un po’ naif, un cilindro nero in testa, scarpe da tennis e una personalità tanto unica quanto genuina. Una voce ruvida e piena di passione. Indimenticabile.