Un concerto in memoria della dottoressa barese Paola Labriola, uccisa il 4 settembre di otto anni fa, a Bari, da uno dei pazienti che aveva in cura nel Centro di Salute Mentale in cui lavorava. L’evento è organizzato dall’Ordine dei medici di Bari insieme alla Città Metropolitana e si svolgerà giovedì 16 settembre alle ore 19 all’interno dell’Auditorium “Nino Rota” del Conservatorio “Niccolò Piccinni” del capoluogo pugliese. A eseguirlo, l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari. L’evento si svolgerà alla presenza di Vito Calabrese, marito di Paola Labriola e dei Presidenti degli Ordini dei Medici ed Odontoiatri pugliesi.
Un concerto che giunge nell’ambito della Giornata nazionale contro la violenza sui Medici e sugli Operatori Sanitari celebrata ogni anno dalla Fnomceo e che, in particolare, sarà dedicato a tutti gli operatori sanitari vittime di violenza della città.
“Oggi che ricordiamo Paola Labriola e tutti i colleghi vittime di violenza, dobbiamo anche ricordare i passi in avanti che abbiamo fatto per tutelare la sicurezza degli operatori sanitari”, ha commentato il Presidente dell’Omceo Bari e della Fnomceo Filippo Anelli, menzionando la legge n. 113/2020 sulla violenza contro gli operatori sanitari approvata all’unanimità il 14 agosto 2020 dal Parlamento e promossa proprio dall’Ordine dei medici di Bari e dalla FNOMCeO.
“La legge sulla violenza approvata l’anno scorso è stato un passo in avanti fondamentale, soprattutto perché il previsto aumento delle pene, sino a 16 anni di carcere, scoraggia le aggressioni – ha proseguito Anelli – Ciononostante, sono ancora tante le attività necessarie a migliorare il grado di sicurezza dei medici e degli operatori sanitari. Abbiamo sollecitato con successo la costituzione dell’Osservatorio sulla Violenza, previsto dalla legge, fondamentale per monitorare l’applicabilità della norma. Contestualmente, si sta costituendo presso il Ministero della Salute il gruppo di lavoro per la revisione della Raccomandazione ministeriale n. 8 del 2007, per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, in larga parte sinora disattesa”, conclude.
Quest’anno, secondo quanto riferito dallo stesso presidente dell’Ordine di Bari, è stata inoltre approvata la Legge n. 76/2021, che ha una valenza “storica” per la categoria e che consente lo svolgimento delle attività professionali dei medici e degli operatori sanitari con maggiore serenità e sicurezza. La legge esclude, infatti, la responsabilità penale dei medici e degli operatori sanitari in caso di omicidio colposo e lesioni personali colpose causati dalla somministrazione del vaccino contro il Covid–19. “La stessa Legge – prosegue Anelli – prevede la non punibilità degli operatori sanitari per omicidio colposo e lesioni personali, durante tutto lo stato di emergenza, ad eccezione dei casi di colpa grave. È un risultato straordinario per la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici che lo aveva chiesto a gran voce”.