E’ stata accesa qualche ora fa la Chiesa di San Nicola a Manhattan, unico edificio religioso distrutto durante l’attentato terroristico alle Torri gemelle. Una ricostruzione lunga, fatta di imprevisti e di difficoltà economiche. Il 6 dicembre 2017, proprio nel giorno della festa di San Nicola di Bari il blocco dei lavori. Ad agosto 2020, sono poi ripartiti.
Oggi splende a Ground Zero, nel cuore di Manhattan, cofinanziata dal Comune di Bari con una donazione di 300mila dollari. Dare speranza per il futuro in continuità con il passato è stato l’obiettivo dell’Arcidiocesi di New York, governata dal Metropolita turco Elpidophoros. che ha fortemente voluto la ricostruzione della nuova San Nicola, lì dove la vecchia venne distrutta negli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.
Sull’onda dell’enorme emozione mondiale suscitata da quella tragedia e in nome della fede comune in San Nicola nel gennaio 2004, l’allora sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia si recò nella metropoli ferita con l’assegno da 258mila euro.
Anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro a gennaio 2020, prima dello scoppio della pandemia, aveva fatto visita alla Chiesa intitolata al santo di Myra. “La nuova chiesa, finanziata anche dal Comune di Bari e dai baresi nel 2002 – aveva assicurato – sarà completata entro l’anno prossimo”. Poi il Covid e il rallentamento dei lavori.
Adesso che la Chiesa è pronta, il prossimo 2 novembre è atteso il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, per due volte «pellegrino» sulla tomba di San Nicola a Bari.