Incastrato da un video girato e pubblicato poi su Facebook. Un uomo barese di 46 anni, già noto per precedenti violazioni in materia di pesca, è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria per il reato di “consumo di datteri di mare”.
A scoprire la violazione sono stati gli ispettori del 6° Centro di controllo area pesca della Direzione marittima di Bari, che hanno sorpreso sul social il video con cui l’uomo “ostentava” la detenzione di datteri di mare attribuendone enfasi alla consumazione di alcuni esemplari.
Il video non è passato inosservato agli occhi degli ispettori pesca della Guardia costiera di Bari, i quali, previa verifica dell’identità del soggetto nonché della veridicità del video, hanno proceduto alla denuncia alla Procura della Repubblica per la detenzione, ai fini del consumo, di datteri di mare (lithophaga lithophaga) specie di cui è vietata la pesca, detenzione, trasbordo, sbarco, trasporto e commercializzazione in qualunque stadio di crescita, in violazione della normativa vigente.
Per tale reato la legge prevede l’arresto da due mesi a due anni ovvero l’ammenda da 2.000 euro a 12.000 euro. L’attività che la Guardia di costiera porta avanti a tutela dell’ecosistema, della flora e fauna marina è finalizzata a evitare ulteriore distruzioni e devastazioni delle coste con l’attività di estrazione illegale del mollusco bivalve. Il danno ambientale alla costa derivato dalla pesca dei datteri è enorme e si ripercuote non soltanto sul delicato ecosistema marino, ma anche sulla bellezza di nostre coste e fondali.