Dopo uno stop di oltre tre mesi, c’è attesa per sapere quale sarà il destino del processo Ruby ter: se andrà avanti per tutti gli imputati, Silvio Berlusconi compreso, se per lui si fermerà come chiede la difesa oppure se ci sarà una nuova sospensione in attesa dell’esito di una perizia che faccia luce sulle condizioni fisiche del leader di Forza Italia. Martedì i suoi legali hanno presentato l’ennesima richiesta di legittimo impedimento: un rinvio per motivi di salute.
L’istanza si basa sulla certificazione medica allegata e l’esito dei controlli a cui si è sottoposto l’ex premier al rientro dalle vacanze a Villa Certosa, in Costa Smeralda. Nelle ultime due settimane per tre volte Berlusconi è andato al San Raffaele: martedì per una visita durata circa 15 minuti con il suo medico personale, il dottor Alberto Zangrillo, il 26 agosto per una serie di analisi che hanno comportato il ricovero per una notte, mentre mercoledì scorso per altri accertamenti durati poche ore.
Il processo va avanti dal 2017 senza che ancora si sia conclusa l’istruttoria dell’accusa: mancano due testi convocati dai pm tra cui il ragionier Giuseppe Spinelli, collaboratore fidato di Berlusconi. Nel frattempo, le imputazioni di falsa testimonianza sono a un passo dalla prescrizione. Berlusconi “continua a sostenere che questo è un processo per così dire grottesco dal suo punto di vista, dove la contestazione è basata su una sua generosità del tutto svincolata da quella che sono in realtà le ragioni ipotizzate”, ha detto ancora il suo avvocato prima di entrare all’udienza.