Piccole opere di urbanistica tattica ma diffuse sul territorio. E’ l’idea del festival dell’architettura BiArch – in svolgimento per la prima volta a Bari fino al 20 settembre – che delinea in modo sperimentale le opportunità offerte dai micro interventi di bonifica.
Artisti e architetti baresi insieme ad alcuni residenti volontari stanno condividendo un percorso di rivincita sociale. In corso Mazzini, nel cuore del Libertà, le barriere di cemento new jarsey diventano temporaneamente un arredo urbano.
Hanno iniziato colorando con rulli e vernice l’asfalto grigio. Così al posto del parcheggio per soli 20 giorni nascerà una piazza disegnata dal writer Skolp, a poca distanza dalla scuola Bianchi Dottula.
Nei laboratori di auto costruzione nella segheria di Spazio13 in queste ore si sta procedendo all’allestimento di panchine e tavolini.
Questo intervento si aggiunge a quelli in largo Giannella e sull’estramurale Capruzzi in largo Sorrentino. Con l’obiettivo di stimolare una riflessione sui temi della separazione e dell’accessibilità come incontro e di dialogo.