“I mozziconi di sigaretta sono considerati la forma più comune di rifiuti personali al mondo. Piccoli, ma generati in grandi quantità”. E’ il messaggio della campagna nazionale di sensibilizzazione contro l’abbandono nell’ambiente delle cicche promossa da Marevivo, in collaborazione con l’Anci.
La scena del crimine, dal forte impatto, è arrivata a Bari nella centralissima piazza del Ferrarese. Tanta la curiosità dei passanti, mentre sul selciato sono state posizionate delle stelle col qr code.
Secondo un rapporto di Ocean Conservancy (2016), nel 2015 in un solo giorno sono stati raccolti 5 milioni di mozziconi sulle spiagge di oltre 100 paesi. Nel Mediterraneo i mozziconi rappresentano il 40% dei rifiuti (il 9,5% sono bottiglie di plastica, l’8,5% sacchetti di plastica, il 7,6% lattine di alluminio).
I filtri non sono biodegradabili, diventano microplastiche e rimangono nel mare per sempre. Il littering è una delle cause di inquinamento dei nostri mari e delle nostre spiagge. I mozziconi sono uno dei rifiuti più ritrovati sulle spiagge, rilasciano sostanze nocive nel mare creando danni importanti all’ecosistema marino.
Lo studio ha evidenziato come su 100 fumatori osservati più di 70 abbiano abbandonato il loro mozzicone nell’ambiente, senza quindi avvalersi di posacenere o bidoni. AICA ha tracciato anche un identikit del soggetto più portato a comportamenti scorretti: è maschio, over 50 o di età compresa tra i 20 e i 24 anni e se si trova in gruppo (superiore a 4 persone) tende ad assumere un comportamento lassivo e poco rispettoso dell’ambiente
Un singolo mozzicone può contaminare fino a 1000 litri di acqua e i principali composti liberati includono la nicotina e i suoi derivati, gli idrocarburi policiclici aromatici e i metalli.