Dovrà rispondere del reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” l’amministratrice 63enne di un’area aziendale situata nella zona industriale di Modugno, che ieri è stata posta sotto sequestro dai carabinieri della locale compagnia.
I militari sono stati allertati dal personale dei Vigili del Fuoco, intervenuti per domare le fiamme sviluppatesi, per cause in corso di accertamento, nei pressi di un capannone situato a ridosso della strada provinciale 231, dove erano stati accatastati materiali di varia natura.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile si sono immediatamente portati sul posto e dopo aver contribuito a mettere in sicurezza l’area interessata dalle fiamme hanno effettuato un sopralluogo all’interno del complesso aziendale: all’esito delle operazioni d’ispezione gli appartenenti all’Arma hanno avuto modo di constatare che l’incendio avesse interessato una catasta di rifiuti lignei e ferrosi posta a ridosso di uno dei capannoni.
Inoltre, sempre all’interno del medesimo complesso aziendale, è stata individuata un’altra area, analoga a quella interessata dalle fiamme, nella quale erano stati accatastati, senza alcuna autorizzazione, oltre 25 metri cubi di materiali di risulta. Al termine delle operazioni, sia l’area interessata dall’incendio sia quella adibita a ricettacolo di rifiuti sono state sottoposte a sequestro. Gli immediati accertamenti svolti dagli investigatori hanno altresì permesso di identificare la responsabile dell’area in questione che è stata quindi denunciata in stato di libertà alla Procura di Bari.