Dal 25 settembre il San Paolo di Bari cambierà aspetto. Il quartiere è al centro del progetto QM, sostenuto da Comune e Regione Puglia, e affidato alla fondazione Mecenate 90, con l’obiettivo di avviare un percorso di rigenerazione dei luoghi attraverso l’utilizzo dell’arte urbana.
I dieci murales saranno realizzati per metà da artisti baresi o pugliesi, e per la restante parte da street artist provenienti dal resto d’Italia e anche dall’estero. Il bando scade il 6 settembre e finora sono giunte 15 proposte. Le “tele” saranno le palazzine popolari di Arca Puglia.
“Siamo pronti – spiega Ledo Prato, segretario generale della fondazione Mecenate 90 – nei prossimi giorni ci aspettiamo almeno il doppio delle candidature. Se tutto va bene non escludiamo di avere degli artisti molto importanti, provenienti da Australia e Cile. Il progetto deve essere concluso entro il 6 ottobre”, aggiunge.
Grazie a tre carrelli elevatori, si procederà con un trittico di opere per volta. A scegliere quali soggetti saranno raffigurati saranno proprio i singoli condomini durante una riunione speciale con l’artista. Il modello da seguire è quello romano, in particolare del rione Marancia come una galleria di bellezza all’aperto.
“Questi è solo l’avvio di processo per stimolare il risanamento delle periferie, con più verde pubblico e il rifacimento delle strade. L’arte è al fianco della rigenerazione, non per nascondere la polvere sotto il tappeto”, la risposta di Ledo Prato alle critiche dei cittadini che chiedono opere strutturali anziché benefit estetici.
“A novembre – conclude Prato – ci potrebbe essere una grande sorpresa se tutto va bene. Ci potrebbe essere l’omaggio di un artista internazionale, conosciutissimo, che si è innamorato dei racconti su Bari. E accetterà un compenso dal valore di un decimo rispetto a quello che riceve solitamente. Per ora il nome è top secret”.