Martedì 31 agosto, alle ore 18, a Villa Romanazzi Carducci si aprirà il 18° Congresso Internazionale su Human–Computer Interaction promosso dal Comitato Tecnico n.13 di IFIP (International Federation for Information Processing). Un traguardo importante per la città di Bari. E’ la prima volta infatti che la città ospita un congresso di tale portata.
Il Congresso, organizzato ogni due anni in una nazione diversa del mondo, è infatti tra i più prestigiosi in merito all’argomento Human Computer Interaction. Per l’occasione, nel corso dell’evento, interverrà il professor Ben Shneiderman, uno dei più noti esperti mondiali su Human-Computer Interaction e Information Visualization, professore emerito dell’Università del Maryland, USA.
Il professor Sheneiderman, in particolare, si sta attivamente impegnando sulla tematica Human-Centred Artificial Intelligence (HCAI), emersa di recente a seguito dell’enorme enfasi sui sistemi basati su Intelligenza Artificiale. HCAI sottolinea l’importanza di modelli, metodologie e tecniche di Human-Computer Interaction per costruire sistemi che sfruttano le potenzialità dell’intelligenza artificiale ma che usate nelle attività quotidiane, non solo di lavoro ma anche di intrattenimento e di divertimento, risultino utili, adeguati alle loro esigenze, piacevoli e soddisfacenti nell’uso. Questi sistemi devono fornire strumenti avanzati che aumentino e migliorino le prestazioni, fornendo a coloro che li usano la maniera di controllare la tecnologia avanzata basata su Intelligenza artificiale, eliminando il timore di essere da essa sopraffatti.
Diversi altri argomenti innovativi saranno trattati nel corso del congresso, tra questi lo studio e l’implementazione di tecnologie multisensoriali che, oltre ai tradizionali sensi di vista e udito, sfruttino anche olfatto, gusto e tatto come avviene nelle interazioni tra le persone, alla sostenibilità. Ma non solo, tra gli argomenti trattati ci saranno anche la usable security per supportare utenti non tecnici ad acquisire consapevolezza della possibile vulnerabiltà dei sistemi informatici e a sapersi difendere da attacchi che violano la sicurezza di sistemi e informazioni.
In merito a questi argomenti sono previste relazioni e interventi di altri esperti mondiali, come la Professoressa Marianna Obrist di University College London, UK, tra i maggiori esperti di tecnologie multisensoriali, e il Professor Luca Viganò di King’s College of London, UK, dove è a capo del gruppo di Cybersecurity. Il congresso è l’evento biennale di maggior rilievo promosso dal Comitato Tecnico di IFIP n. 13. IFIP è riconosciuto dalle Nazioni Unite e da altre organizzazioni internazionali. Esso rappresenta Società di Information Technologies di 56 nazioni/regioni dei cinque continenti del mondo e conta oltre mezzo milione di membri.
Il Comitato Tecnico n. 13 (TC 13) di IFIP ha l’obiettivo, tra le altre cose, di sviluppare scienza e tecnologia relative a Human–Computer Interaction, in modo da supportare progettisti e sviluppatori nel creare sistemi che siano fortemente orientati alle persone che li useranno. Uniba è orgogliosa di ospitare a Bari questo congresso prestigioso. La maggiore responsabilità dell’organizzazione scientifica di INTERACT 2021 è del gruppo di ricerca del Laboratorio IVU dell’Università di Bari Aldo Moro, che da anni si occupa di varie tematiche relative a Human-Computer Interaction. IVU è acronimo di Interaction, Visualization, Usability and UX.
Questi termini indicano gli argomenti di ricerca principali affrontati nel laboratorio, che è stato fondato circa 20 anni fa dalla professoressa Maria Francesca Costabile e dai suoi collaboratori. Il laboratorio si è arricchito negli anni di nuovi ricercatori e studenti ed è ben noto e apprezzato a livello internazionale. Membri del Laboratorio IVU ricoprono i ruoli principali dell’organizzazione scientifica di INTERACT 2021, in particolare General Co-chair (Prof. Paolo Buono), Technical Program Co-chairs (Prof. Carmelo Ardito e Prof.ssa Rosa Lanzilotti), long paper Co-chair (Prof. Antonio Piccinno), short paper Co-chair (Prof. Giuseppe Desolda), e altri ruoli.
Questi ricercatori hanno lavorato tanto, con entusiasmo e determinazione, già dal 2018, prima per definire e presentare la proposta per organizzare INTERACT 2021 a Bari e, dopo che la proposta è stata accettata prevalendo su altre di università molto prestigiose di altre nazioni, per organizzare il congresso in una situazione molto difficile determinata dalla pandemia COVID-19. I loro sforzi sono stati premiati, visto che il congresso ha ricevuto molti contributi scientifici, come si evince dal programma sul sito web del congresso, e ha oltre 400 partecipanti, di cui più di un terzo in presenza e i rimanenti online.
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