Nel mercato degli alloggi destinati a locazioni per studenti a Bari e nei Comuni interessati da sedi universitarie distaccate regna l’illegalità. E’ quanto dichiara il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari (SUNIA), secondo il quale, il 90% delle locazioni (oltre 4mila) sono in disprezzo della Legge 431/98 art. 5, che disciplina le locazioni per studenti.
I problemi si pongono sia in relazione al fatto che le abitazioni locate spesso sono vetuste e non risultano a norma ed in sicurezza, sia rispetto alle formule contrattuali. Il contratto per studenti, così come il contratto transitorio, è una formula contrattuale vincolata alle disposizioni degli Accordi comunali per il canone concordato. Il canone medio delle locazioni per studenti a Bari di circa 300 euro mensili per stanza. I locatori, su detti canoni, hanno agevolazioni fiscali comunali e nazionali.
Il centro studi del SUNIA ha calcolato in particolare che il Comune di Bari, in relazione a queste agevolazioni, non incassa circa 1,5 milioni di euro. Il SUNIA offre gratuitamente, presso il suo ufficio di Via Quintino Sella n.27, la possibilità di verificare la correttezza e la coerenza con la Legge che disciplina i contratti per studenti.
“E’ opportuno intervenire al più presto per ripristinare la legalità su questo tema – scrive il sindacato – peraltro è necessario intervenire su un contesto cittadino che vede lo spopolamento degli abitanti dei centri cittadini a vantaggio della stipula di locazioni brevi a fine turistico che aggirano il fisco, che si aggiungono ai meccanismi di evasione che agiscono sui contratti di tipo transitorio e studentesco” – hanno concluso.