Mentre in queste ore cresce la disperazione a Kabul dove le evacuazioni diventano sempre più difficili, i talebani hanno comunicato che le ragazze non potranno più frequentare classi miste nelle Università di Herat.
La Casa delle Donne del Mediterraneo di Bari – si legge in una nota – sente fortemente la responsabilità di “non abbandonare le donne e le ragazze afghane” e ha scritto al sindaco di Bari Antonio Decaro, all’assessora al Welfare Francesca Bottalico e all’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola per comunicare di essere a disposizione del Comune di Bari per predisporre lo spazio multidisciplinare ubicato all’interno del mercato coperto di piazza Balenzano, anche come luogo di accoglienza e di ristoro per rifugiate.
“In questo momento così difficile, a sei giorni dalla presa dei taleban – dichiara la Presidente Annamaria Ferretti – devono essere intraprese azioni mirate anche per proteggere le afghane maggiormente esposte: le attiviste per i diritti femminili, le giornaliste, le educatrici, le rappresentanti della società civile, quelle che difendono i diritti umani. E noi a Bari, nel rispetto di una storia che non vogliamo tradire, siamo pronte ad accoglierle”.