La “messa fuori produzione” della batteria n. 12 delle Cokerie dello stabilimento ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d’Italia, dovrà avvenire “nei tempi tecnici strettamente necessari, e comunque non superiori a 60 giorni a partire dal 1° luglio 2021”. E’ quanto prevede un decreto del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale, che conferma la prescrizione n. 16.o) – 42 – 49 (interventi Batteria n. 12 e nuova doccia 6) del Piano ambientale contenuto nel Dpcm del 29 settembre 2017.
Acciaierie d’Italia avrebbe dovuto adeguare alle prescrizioni ambientali dell’Aia la batteria 12 entro il 30 giugno scorso. L’azienda aveva chiesto al ministero una proroga anche a causa del blocco lavori causato dal Covid, ma il ministero aveva confermato la data di termine lavori e disposto il fermo della batteria, in difetto di adempimento, entro i successivi dieci giorni.
Il Tar del Lazio, esprimendosi sul ricorso di Acciaierie d’Italia, successivamente aveva invitato il Ministero a riesaminare le sue decisioni fissando l’udienza di merito a novembre prossimo. Nel nuovo decreto il Ministero prende atto che secondo l’Ispra “non è possibile percorrere soluzioni tecniche alternative a quella proposta dal Gestore con tempistiche inferiori a quelle già rappresentate nei mesi scorsi”. Tuttavia, il gestore “resta l’unico responsabile degli eventuali danni all’ambiente o alla salute in conseguenza della tempistica necessaria alla messa fuori produzione della batteria n.12 oltre il termine del 30 giugno 2021”.