Il comitato “Salviamo la Carlo Del Prete” continua la lotta contro la chiusura della storica scuola elementare di Carrassi soprattutto all’indomani della decisione della giunta comunale di Bari di avviare una serie di lavori manutenzione e messa in sicurezza degli istituti scolastici della città.
“Apprendiamo dai giornali locali – scrivono – che la giunta comunale di Bari sta avviando lavori di manutenzione e messa in sicurezza degli istituti scolastici della città. Non dovrebbe essere una notizia, trattandosi di normale amministrazione. A fare notizia ci pare sia la decisione di impegnare una somma considerevole dei fondi messi a disposizione del Ministero per destinarli a ‘interventi di affitto e noleggio di strutture modulari temporanee’.
Ci permettiamo, non tanto sommessamente, di ricordare al sindaco di Bari, all’assessora alle Politiche educative e all’assessore ai Lavori pubblici che esistono spazi di edifici scolastici, come la scuola Del Prete al quartiere Carrassi, che possono essere utilizzati a questo scopo. Prima di impegnare risorse pubbliche in interventi costosi e temporanei a vantaggio dei privati, si dovrebbe fare un utilizzo oculato e lungimirante delle strutture a disposizione.
Abbiamo più volte denunciato il fatto che sulla Carlo Del Prete, un edificio di pregio architettonico volutamente “svuotato” di classi e suppellettili, gravano le mire del II Municipio, che rifiuta inspiegabilmente l’imponente sede in costruzione destinata ad ospitare i suoi uffici (da tempo in smart working) preferendo occupare i locali della scuola, rivelando una visione che disprezza i luoghi della cultura e della memoria, oltre che un’idea disinvolta di utilizzo del denaro pubblico. Torniamo a chiedere che si blocchi questo progetto, che si salvaguardi la scuola Del Prete, allocandovi tutte le classi trasferite altrove e mettendola a disposizione delle scuole che soffrono il sovraffollamento, per consentire la ripresa delle lezioni in presenza e in sicurezza. Un vivo appello che rivolgiamo anche al nuovo direttore dell’Ufficio scolastico regionale.
Questo chiedono migliaia di cittadini e cittadine che – concludono – hanno sottoscritto la petizione “Salviamo la Del Prete” (oltre 1000 firme) e con questo obiettivo il Coordinamento adirà a tutte le vie consentite per tutelare l’interesse dei bambini e degli studenti del quartiere e della città.