Arriva il mese di agosto e, puntuale come sempre, inizia anche l’esodo delle famiglie verso le vacanze, tra queste anche quelle con amici a quattro zampe. In Italia, ricordiamo, sono almeno due milioni le famiglie con cani che raggiungeranno le località di villeggiatura, nello specifico al mare.
Anche quest’anno però rimane da sciogliere un nodo: quello della gestione omogenea attraverso una legge nazionale dell’accesso alle spiagge da parte dei bagnanti con i cani al seguito. In questo caso sono le regioni, le province, le capitanerie di porto ed i comuni a gestire quelle che sono le norme e i divieti di accesso dei cani in spiaggia attraverso apposite ordinanze o leggi regionali, che di fatto essendo disomogenee tra loro spesso generano confusione.
Per questo motivo, tenuto conto anche della situazione pandemica, l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA ha messo a punto un decalogo di semplici consigli in merito alle regole ed ai diritti dei bagnanti in spiaggia con i cani. Secondo quanto dichiara l’associazione, se il cane può o non può sostare in spiaggia libera “lo deve stabilire un’ordinanza” che deve in particolare, contenere i motivi della disposizione; indicare la fascia oraria in cui non è consentito l’accesso in spiaggia agli animali; individuare i tratti e le aree degli stabilimenti in cui i cani possono entrare, previo accertamento dei requisiti igienico sanitari della struttura balneare che ne fa richiesta; essere sottoscritte dal Sindaco o dal comandante della Capitaneria di Porto emittenti; essere pubblicate nell’albo pretorio dell’ente. Il cartello di divieto affisso in spiaggia dovrà riportare gli estremi dell’ordinanza e la sua scadenza.
Per quanto riguarda gli obblighi per i cani in spiaggia libera: una volta individuata la spiaggia e l’area interna in cui è possibile portare il cane a divertirsi è necessario che il suo corredo comprenda: copertura assicurativa, libretto sanitario attestante la regolarità delle vaccinazioni, guinzaglio, museruola e sacchettino per la raccolta delle deiezioni. Il proprietario infatti ne è il custode e come tale, risponde penalmente e civilmente dei guai commessi dal proprio animale domestico. Meglio quindi informarsi prima di partire, contattando il Comune o lo stabilimento balneare in cui si vogliono trascorrere le vacanze per farsi un’idea di come ci si deve comportare una volta arrivati. Vi sono anche alcune deroghe che consentono sempre l’accesso dei cani in spiaggia se si tratta di cani guida per non vedenti, e per i cani brevettari di salvataggio al guinzaglio.
Per gli stabilimenti balneari invece: i concessionari, che hanno la facoltà, nell’ambito della propria concessione, di individuare aree attrezzate delimitate per l’accoglienza di animali domestici, salvaguardando, in ogni caso l’incolumità e la tranquillità dei bagnanti e assicurando le necessarie condizioni igieniche nel rispetto delle norme igieniche.
Ci sono poi anche norme della gestione del cane per quanto riguarda il Covid. La gestione del cane deve avvenire secondo le solite regole che prevedono di tenere sempre il cane al guinzaglio quando è vicino a noi, di garantirle la presenza di acqua e ombra, e soprattutto di non portarlo in spiaggia nelle ore più calde del giorno. Attenzione inoltre in questo periodo a non lasciare abbandonati rifiuti o mascherine, che se ingerite potrebbero essere letali per il nostro amico a 4 zampe.
Per chiunque riceva una sanzione e non è sicuro di meritarla l’associazione mette a disposizione per tutto il mese di agosto il numero amico di AIDAA. Sarà attivo tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 9 alle ore 14. E’ possibile anche collegarsi al sito ufficiale per poter avere maggiori informazioni in merito.
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