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Bari, emergenza caldo e lotta alla solitudine: ecco come è stato affrontato il mese di luglio

Pubblicato da: redazione | Lun, 2 Agosto 2021 - 13:00
anziani

Oltre 431 telefonate sono state registrate dal 1 al 30 luglio, dal servizio sorveglianza attiva di Serenitanziani che assicura monitoraggio telefonico e domiciliare agli anziani segnalati dai servizi sociali territoriali, dai Municipi e dal P.I.S.; 236 telefonate al Telefono amico, il numero verde gratuito 800 063 538 che consente di ricevere ascolto e supporto nei momenti di bisogno; 70 telefonate agli operatori del Sostegno psicologico rivolto agli over 65. Nello stesso periodo 115 anziani sono stati contattati dal servizio Prevenzione ondate di calore nelle giornate contrassegnate dal bollino arancione, mentre sono complessivamente 168 gli anziani che nel periodo in esame hanno scelto di partecipare alle attività promosse per il tempo libero.

Grazie a “Non più soli”, il programma di contrasto alle solitudini delle persone anziane e fragili che prevede supporto nei percorsi di autonomia per l’inclusione sociale, 86 persone sono state accompagnate nelle attività ordinarie di igiene e cura personale, igiene dell’ambiente, monitoraggio delle condizioni di vita, supporto psicologico, consegna della spesa, azioni di compagnia. A causa delle temperature particolarmente elevate, gli operatori del servizio hanno ridotto al massimo le uscite degli utenti, sostituendoli nelle attività da svolgere fuori casa.

Quanto al P.I.S. – Pronto Intervento Sociale, che raccoglie e intercetta, 24 ore su 24, le situazioni di bisogno più urgenti su tutto il territorio cittadino, il servizio ha registrato 221 segnalazioni complessive, con 22 interventi in loco, 35 interventi in reperibilità e 114 richieste di accoglienza, effettuando 7 inserimenti nella struttura Chill house, 28 inserimenti nel centro di accoglienza notturna Andromeda e 1 in una comunità protetta per minori.

Le maggiori criticità hanno riguardato persone senza dimora (167), migranti (113), anziane (45) e minori (20), con problemi di dipendenza (15), patologie sanitarie (37) e psichiatriche (23).

Nel mese di luglio l’unità comunale di strada comunale itinerante “Care for people”, attiva in orari serali e notturni per intercettare le persone fragili, ha effettuato complessivamente 403 prestazioni tra accesi spontanei, segnalazioni e interventi in loco. All’attività di “Care for people” si è aggiunta quella della Croce Rossa Italiana- Sezione di Bari, che ha effettuato complessivamente 258 interventi e contattato ogni sera una media di 29 persone in condizioni di forte disagio e senza dimora.

Nell’ambito di questa attività sono stati distribuiti circa 350 kg di viveri confezionati e bevande, e sono state avviate 8 persone senza dimora al vaccino Covid-19. Sono stati inoltre elargiti 1.240 buoni spesa per un valore di 6.200 euro in favore di 31 nuclei familiari (per un totale di 93 persone di cui 35 minori) e consegnati 58 pacchi viveri e generi di prima necessità a 30 nuclei familiari r (per un totale di 90 persone di cui 30 minori).

Dal 1 al 30 luglio, ancora, sono state 7.830 le prestazioni complessive erogate dal centro comunale diurno per persone in povertà estrema “Area 51”, con 4.659 pasti distribuiti tra pranzo e cena, 1.210 accessi per docce e servizi igienici, 248 per deposito di bagagli e distribuzione indumenti e 1.249 interventi di segretariato sociale e orientamento, oltre a 646 interventi di altre tipologie.

La rete delle mense gestite dalla Caritas Diocesana di Bari ha provveduto nel mese di luglio alla somministrazione di 6.356 pasti al persone senza dimora e in condizioni di particolare bisogno.

Nel periodo considerato, inoltre, il centro di accoglienza notturna “Andromeda” per persone senza dimora in situazioni di povertà estrema, emarginazione e isolamento sociale, ha effettuato 20 nuove accoglienze con 7 uomini e 3 donne italiani e 9 uomini e 1 donna stranieri, registrando 58 ospiti complessivi di cui 44 uomini (19 italiani e 25 stranieri) e 14 donne (9 italiane e 5 straniere).

A luglio il Centro antiviolenza comunale ha intercettato 10 donne in difficoltà effettuando 4 prese in carico, 1 invio ad altro CAV (in quanto le donne in questione erano residenti in altri Comuni) e attività di ascolto e orientamento in favore di 5 donne. L’equipe del CAV ha partecipato alla progettualità Estate leggerà con il coinvolgimento di donne utenti del centro con figli minori in percorsi di letture animate, attività teatrali e giochi psico-educativi sulle emozioni.

Infine, nel periodo considerato, gli sportelli del Segretariato Sociale dei 5 Municipi e della ripartizione Servizi alla persona hanno registrato 409 richieste di informazioni sui servizi previsti nell’ambito piano straordinario a contrasto degli effetti delle ondate di calore sulle persone più fragili con particolare riferimento a: La Casa della Genitorialità (3), servizi per la prima infanzia (4), servizi culturali e sportivi per minori (53), -Emporio e Boutique Sociale Casa delle Bambine e dei Bambini (3), progetto SEMI (1), servizi di accoglienza a bassa soglia per adulti e famiglie (11), consulenza legale (2), PIS (83), Area 51 (93), mense parrocchiali (53), attività associazione InConTra (53), Casa delle Culture (34), interventi sociali per anziani (5), servizio affido anziani (9), servizi tempo libero anziani (1), centro aperto polivalente per anziani (1).

“Anche quest’anno la rete pubblico-privata coordinata dal Welfare comunale per sostenere gli anziani e le persone fragili e senza dimora, attiva durante tutto l’anno ma potenziata nei mesi estivi, sta funzionando bene – commenta Francesca Bottalico – e la capacità di risposta ai bisogni espressi lo conferma, come documentato dalle banche dati e dalle prese in carico.

Crescono i numeri, in particolare quelli dei servizi di ascolto, delle attività domiciliari e di sostegno psicologico, e migliora sensibilmente il monitoraggio delle situazione di maggior vulnerabilità effettuato attraverso le unità di strada e i censimenti notturni, che ci permettono di avere una situazione in continuo aggiornamento in particolare in particolare sulle persone senza dimora per le quali si registra un aumento di servizi, accoglienza e sostegno nonostante gli arrivi dall’area metropolitana e la richiesta di altri Comuni di poter usufruire del piano elaborato dalla città di Bari.

Un lavoro di coordinamento frutto di una programmazione condivisa, resa possibile dal lavoro quotidiano della rete pubblica e istituzionale che negli ultimi due anni ci ha permesso di costruire di un’importante banca dati con cartelle uniche sociali fondamentali per seguire i casi più difficili.

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