La crescita acquisita per il 2021, quella che si otterrebbe se nel terzo e quarto trimestre dell’anno il Pil italiano registrasse una variazione congiunturale nulla, è del 4,8%. E’ quanto calcola l’Istat in base alle stime preliminari sul periodo aprile-giugno. L’Istat ha rivisto leggermente al rialzo le stime sul Pil italiano del primo trimestre 2021. In base agli ultimi calcoli, l’economia italiana è cresciuta dello 0,2% contro il +0,1% stimato a giugno e il -0,4% della stima flash di aprile scorso.
Dati positivi anche dal fronte dell’occupazione: il tasso di disoccupazione scende, nel mese di giugno, al 9,7% (-0,5 punti) e torna, dopo cinque mesi, sotto la soglia del 10%. Tra i giovani si attesta al 29,4% (-1,3 punti). A giugno “si rafforza la tendenza alla crescita dell’occupazione iniziata a febbraio 2021”: lo afferma l’Istat, indicando che la crescita risulta pari a +166mila unità (+0,7%) rispetto al mese precedente. Nel confronto annuo, il numero di occupati è superiore a quello di giugno 2020 dell’1,2% (+267mila unità). Confrontando il secondo trimestre di quest’anno con il precedente, il livello dell’occupazione è più elevato dell’1,0%, con un aumento di 223mila unità.
Nel mese di giugno 2021 si registra, rispetto al mese precedente, un aumento degli occupati e una diminuzione sia dei disoccupati sia degli inattivi, spiega l’Istituto di statistica diffondendo i dati provvisori mensili. La crescita dell’occupazione (+0,7%, pari a +166mila unità) si osserva per gli uomini, le donne, i dipendenti, gli autonomi e per tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione sale al 57,9% (+0,5 punti). Anche la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-5,1% rispetto a maggio, pari a -131mila unità) riguarda sia gli uomini che le donne e tutte le classi d’età. Tra maggio e giugno si riduce anche il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3%, pari a -34mila unità); in questo caso il calo coinvolge le donne, i minori di 24 anni e gli ultra 50-enni. Il tasso di inattività scende al 35,8% (-0,1 punti).
Nel confronto del secondo trimestre con quello precedente, la crescita dell’occupazione si associa alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-0,8%, pari a -20mila unità) e a quella più consistente degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,0%, pari a -279mila unità). Nel confronto annuo, invece, la crescita degli occupati (+1,2%, pari a +267mila unità) riguarda uomini e donne, dipendenti e lavoratori di ogni classe di età ad eccezione dei 35-49enni, mentre il tasso di occupazione, in aumento di 1,1 punti percentuali, sale per tutte le classi di età.
Rispetto a giugno 2020, cresce anche il numero di persone in cerca di lavoro (+3,5%, pari a +81mila unità) e risulta in forte diminuzione quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,2%, pari a -592mila), che era aumentato in misura eccezionale all’inizio dell’emergenza sanitaria. Il Pil tedesco cresce dell’1,5% rispetto al trimestre precedente. Lo riferiscono i nuovi dati dell’Ufficio federale di statistica. La Germania scongiura la recessione dopo la battuta d’arresto di inizio d’anno dovuto alla pandemia.
(Ansa)