“Le scuole devono essere aperte tutte e al meglio”. Parte da questa riflessione il mandato di Giuseppe Silipo alla direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale pugliese. Un ritorno per il quarantacinquenne originario di Matera che, in Puglia, ha già ricoperto il ruolo di direttore dell’Ufficio scolastico provinciale di Taranto e di Bari. Silipo succede ora, a livello regionale, alla professoressa Anna Cammalleri, che termina il suo incarico per pensionamento ed è ora al lavoro come consigliera regionale nell’ambito delle politiche integrate, formazione, occupazione e cittadinanza attiva.
“Al momento di avviare il mio lavoro come Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, faccio mia la riflessione del Ministro Patrizio Bianchi, su una necessità basilare: le scuole devono essere aperte tutte e al meglio. Si parte da qui – ha spiegato Silipo – Ma la vera sfida è che sulla scuola si apra una grande sfida di crescita per il Paese. La scuola è di tutti, e rappresenta un cardine dello sviluppo dell’Italia, un bene comune, imprescindibile. Il nuovo dirigente ha spiegato che, come la scuola rappresenta, in particolar modo in questa difficile contingenza, l’essenza dello sviluppo, il fulcro della ripresa è nello sforzo singolo di ciascuno, nel contribuire a declinare nella pratica tutti gli aspetti e in ogni realtà territoriale della nostra regione.
“Gli investimenti che sono stati predisposti per la scuola, ivi compresa l’assunzione di insegnanti e personale ATA, anche grazie alle procedure concorsuali in atto, sono fondamentali: ma c’è un altro elemento basilare e, a suo modo, decisivo: l’ascolto di tutti gli attori, nessuno escluso – ha proseguito Silipo nel suo discorso di avvio mandato – Partiamo da una situazione difficile, ma sono convinto che riusciremo ad affrontarla, specialmente se lavoreremo con spirito di gruppo. Dobbiamo impegnarci concretamente a favore di una scuola che non lasci indietro nessuno, che contrasti la dispersione e la povertà educativa, che sia parte integrante del tessuto sociale e punto di riferimento per tutta la comunità”, ha concluso il nuovo direttore generale dell’Usr.