“Essere qui, oggi, per onorare le vittime che nella strage di via Niccolò dell’Arca persero la vita mentre celebravano la libertà dalla dittatura nazifascista, è in fondo la conquista di una nostra libertà”. E’ quanto dichiarato dal sindaco Antonio Decaro, nel corso della cerimonia commemorativa tenutasi in occasione del 78° anniversario della strage di via Niccolò dell’Arca, durante la quale persero la vita 20 persone, e altre 50 rimasero ferite, in un corteo pacifico organizzato per accogliere gli antifascisti in uscita dal carcere dopo la caduta del regime.
La cerimonia, che si è tenuta in particolare questo pomeriggio, si è svolta presso il monumento che ricorda le vittime. Monumento voluto dal Comune, dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), dall’Ipsaic (Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea), dall’Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti), dalla Cgil Camera del Lavoro metropolitana, dall’Arci di Bari e dal Coordinamento regionale Antifascista.
“In questi mesi – ha proseguito Decaro – abbiamo dovuto rinunciare a cerimonie come queste e inventare nuove formule per ricordare la storia della nostra città e dei suoi cittadini. Sono stato da solo su un balcone, davanti a una corona di fiori e davanti alle lapidi che ricordano gli eroi del nostro Paese, e mai come in quei momenti ho capito che la memoria è propria di una dimensione collettiva, si nutre dei pensieri e delle riflessioni di tanti, cresce se stiamo insieme, si alimenta della presenza e della costanza di tante persone che, appunto, condividono un ricordo, un valore e una storia. E con la memoria e la nostra presenza che rendiamo la storia attualità, ricordando quei giovani baresi che il 28 luglio del ‘43 attraversavano le strade della nostra città per festeggiare la libertà di tutti, e ripercorrere le tappe di quell’evento ci impegna nella difesa della nostra libertà, oggi e sempre. Ce lo ricordano queste pietre d’inciampo, quasi ad indicarci la presenza fisica di quei giovani baresi ammazzati mentre andavano incontro alla libertà” – ha sottolineato.
“L’anno scorso avevo promesso che una volta definito il contenzioso con i progettisti, quest’angolo avrebbe rivestito un ruolo importante nella nuova piazza Umberto – ha dichiarato il sindaco – quindi il bozzetto relativo a questo pezzo della piazza sarà condiviso con l’Anpi e le associazioni che ogni anno celebrano questa ricorrenza assieme al Comune. Perché per tutti noi queste pietre d’inciampo sono un simbolo troppo importante, che ci ricorda chi siamo e quale percorso abbiamo deciso di intraprendere grazie al sacrificio di quei giovani baresi. Qui, dove loro hanno perso la vita, torneremo ogni anno, affinché Bari non dimentichi mai la propria storia” – ha concluso.
Sempre nel corso della giornata di oggi, in particolare in mattinata, l’assessore alle Politiche educative e giovanili Paola Romano è intervenuta durante la deposizione delle corone d’alloro presso il toponimo di Via Caduti 28 luglio e il monumento in memoria dei caduti del 28 luglio nel cimitero monumentale di Bari.