Palese avrà la sua scuola di surf. A raccontarlo alla nostra redazione è un tecnico dell’associazione TanaOnda che da qualche settimana, assieme ai suoi collaboratori, sta lavorando alla costruzione della struttura all’interno della quale avrà sede l’associazione, in vita dal 2006. Dal surf al sup paddlesurf, ma anche windsurf e kitesurf, sono queste le attività che avranno luogo alla “Punta” di Palese, zona marittima dove si creano spesso onde morbide e lunghe, adatte all’attività.
“Abbiamo avuto la concessione nel 2018 – spiega il tecnico – poi, abbiamo fatto passare alcuni anni perché per noi montare è stato impossibile. Non eravamo pronti economicamente. Siamo un’associazione sportiva no profit, dal 2020 siamo riconosciuti dalla federazione come scuola itinerante. Nel nostro staff abbiamo tecnici di livello e persone che si stanno formando, abbiamo molta esperienza, ma non è sempre facile a livello economico. A Palese apriremo come scuola federale. Si tratta di un grande passo, speriamo di portare un valore aggiunto al territorio ” – ha sottolineato specificando che non mancano le prolemiche. Oggetto di critiche, in particolare, la collocazione del container, che secondo i cittadini “deturpa il territorio”.
“La nostra è un’iniziativa interessante che però sta preoccupando i cittadini – ha spiegato – il container che ospiterà la nostra associazione ha lasciato tutti perplessi. Si tratta di una struttura all’interno della quale ci sarà il materiale, abbiamo dovuto partire da una base solida perché temiamo possa essere vandalizzato, ma anche perché farla direttamente in legno sarebbe stato troppo dispendioso, tutto e finanziato soprattutto dalla nostra associazione. Il lavoro finito sarà diverso e in armonia con il luogo. Ieri abbiamo finito la copertura in legno, poi sarà dipinto di bianco. Ma la gente non fa altro che lamentarsi, questo ci sta demoralizzando” – ha evidenziato.
“Noi siamo in regola – sottolinea ancora – abbiamo tutta la documentazione e le richieste effettuate. Dietro questo luogo c’è oltre un anno di preparazione. Il mare è di tutti, le spiagge anche, nessuno vieta ai cittadini, soprattutto alle associazioni, di richiedere concessioni demaniali, a maggior ragione se si tratta di attività senza fine di lucro e per la popolazione. Coprono gli occhi su quello che stiamo cercando di fare perché ci sono pregiudizi su quello che è il passato, vorremmo venisse data un’opportunità alle cose nuove. In dieci giorni dovrebbe essere tutto pronto, poi dovremo solo definire le ultime cose e partire. Abbiamo investito molto in questo progetto” – specifica ancora.
I corsi funzioneranno esattamente come hanno funzionato sino ad oggi per l’associazione. In particolare, chiunque lo vorrà, sia esso adulto o bambino, potrà tesserarsi e intraprendere il percorso di lezioni. L’unica differenza, spiega ancora il tecnico, riguarderà la presenza di una sede, che non solo sarà situata in un luogo strategico per queste discipline, ma sarà anche presidio sanitario. “La nostra presenza potrà offrire sicurezza su quel tratto di costa, abbiamo defibrillatore, materiale di primo soccorso e siamo pronti a presidiare la spiaggia per fornire un ulteriore valore aggiunto, nel nostro team abbiamo solo persone qualificate – ha spiegato ancora – ci aspettiamo che in tanti si affaccino alle nostre porte, noi siamo in mare tutto l’anno, anche in inverno. Siamo pronti ad accogliere anche gli stranieri che arriveranno nei mesi più freddi”.
“Vogliamo fare le cose sul serio portando sul territorio una ventata di novità – ha aggiunto – Speriamo che la gente comprenda, siamo giù di morale per le polemiche, il nostro obiettivo è fare qualcosa di meglio. Il surf da onda si fa dove si fanno le onde, a Palese ci sono due punti strategici, uno dietro il ristorante Casablanca, l’altro dove stiamo montando la struttura. Viviamo il mare tutto l’anno, saremo lì anche d’inverno, non vediamo l’ora di iniziare per poter dare qualcosa in più al territorio e ai cittadini” – ha concluso.