Otto autisti dell’Amat, azienda di trasporto pubblico di Taranto, sono indagati per violenza sessuale aggravata ai danni di una 20enne affetta da un evidente disagio psichico. In particolare, il gip ionico, ha imposto nei loro confronti il divieto di avvicinamento nei confronti della ragazza e del fidanzato che nel giugno 2020 l’ha convinta a denunciare le violenze ai carabinieri.
Secondo quanto emerso, gli autisti, parcheggiavano gli autobus in luoghi isolati, bloccavano le porte e poi abusavano della ragazza. In Procura sono stati richiesti anche arresti domiciliari, poi respinti. Nello specifico la Procura contesta agli otto indagati i reati di violenza sessuale con le aggravanti di aver agito su una persona sottoposta a limitazioni della libertà personale e per aver commesso, inoltre, il fatto in qualità di incaricati di pubblico servizio.
I fatti si riferiscono al periodo compreso tra ottobre 2018 e aprile 2020. La ragazza, secondo quanto emerso dagli atti, era un’assidua frequentatrice dei bus di linea Amat e le violenze sarebbero avvenute in particolare sotto a un cavalcavia situato nei pessi del capolinea al porto mercantile o vicino ad una delle portinerie dell’Ilva. In quei luoghi gli autisti, secondo quanto ricostruito dal giudice, approfittavano della “estrema vulnerabilità” della giovane.
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