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Puglia, convegno sul Covid: “Due dosi vaccino efficaci all’88% per la variante delta”

Pubblicato da: redazione | Gio, 22 Luglio 2021 - 15:00

Vaccini, prevenzione, ricerca e responsabilità. Sono gli assi principali su cui si è sviluppato il dibattito tra gli esperti intervenuti al convegno “Pandemie e varianti” organizzato dalla ASL Bari in Fiera del Levante. Temi attualissimi “cuciti” assieme dalle esperienze vissute sul campo e in laboratorio dai professionisti della ASL Bari, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata, dell’Area Epidemiologia e Care Intelligence della Regione Puglia e dell’Università di Foggia.

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E dal richiamo all’equità lanciato dal dr. Donato Greco, epidemiologo e componente del Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza Covid-19 del Ministero della Salute: “Oggi dobbiamo vaccinare il Globo – ha sottolineato – e la disparità geografica è il nemico del controllo delle pandemie: per ogni vaccinato in un Paese ricco serve un vaccino per un Paese povero”. Con un dato cruciale sull’efficacia della vaccinazione: “Per la delta siamo all’88% con due dosi – ha rimarcato Greco – e al 40 con una sola. Ora dobbiamo prepararci e attrezzarci per i rischi futuri per la salute globale. Qui in Puglia – ha scandito – avete le migliori menti che si occupano di salute e i buoni risultati stanno a dimostrarlo: avete un’ottima organizzazione di sanità pubblica”.

Sollecitazioni raccolte da Pier Luigi Lopalco, nella doppia veste di epidemiologo e assessore alla Sanità: “Il nostro appello è ad essere prudenti, soprattutto chi non si è vaccinato. Stiamo andando veloci, facciamo 30-35mila vaccini al giorno, ma più veloci non si può: serve pazienza per chi ancora non ce l’ha fatta a vaccinarsi, ma soprattutto quei pochi titubanti con più di 50 e 60 anni devono prenotarsi subito. Dobbiamo evitare un’ondata di tamponi positivi, evitare che la circolazione virale si trasformi in ondata ospedaliera. Manteniamo la calma e vacciniamoci”.

Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, intervenuto per un saluto, ha dichiarato: “Assieme alla scienza serve la politica, una politica che con saggezza e competenza sia in grado di fare andare meglio le cose. L’esperienza del Covid ci ha consentito di imparare dagli errori e soprattutto di garantire una sanità uguale per tutti. Voglio ringraziare questa squadra formidabile che, nonostante 450 milioni in meno di fondo sanitario e migliaia di operatori in meno rispetto ad altre regioni del nord a parità di abitanti, consente alla Puglia di essere tra le prime regioni virtuose in Italia per capacità vaccinale”.

Dibattito intenso, aperto dall’assessore-epidemiologo: “Varianti – ha esordito Lopalco – è la parola più citata dagli italiani e mai come oggi la scienza deve discutere di che cosa significa varianti, del loro impatto sulla pandemia e sul sistema sanitario e di conseguenza sul sistema economico. I danni della pandemia riguardano l’economia e l’intasamento del sistema sanitario che, a cascata, impone chiusure e limitazioni al sistema economico. Parlare di varianti significa parlare di reazione ad un evento naturale che dobbiamo gestire, così come ci adattiamo ai cataclismi naturali. Il virus non si può eradicare, quando entra in una società ci rimane perché è capace di adattarsi attraverso le mutazioni. Come si fa a convivere con un virus? Migliorando il nostro sistema immunitario attraverso la vaccinazione, che è la possibilità di adattarsi al virus”.

Adattarsi offrendo risposte sanitarie all’altezza, come chiarito dal Direttore Generale ASL Bari, Antonio  Sanguedolce: “Le Asl hanno compiuto uno sforzo enorme nel corso di questo anno e mezzo, lavorando ininterrottamente. Una risposta incredibile che va ben oltre ciò che avremmo potuto fare con le nostre risorse umane, non tarate per un impegno del genere. Ci auguriamo di essere al rush finale di questa lotta, grazie alla campagna vaccinale: non era scontato ma sta avvenendo. Nella Asl di Bari ogni giorno facciamo 10-12mila inoculazioni, fino a ieri abbiamo raggiunto con una dose di vaccino il 75% della popolazione vaccinabile, con una copertura completa per il 53%, addirittura il 93% tra gli over 80. Dati che ci danno fiducia e speranza”.

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