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Bari, panchina rossa sul lungomare per la lotta alla violenza sulle donne: sulla targa i numeri di emergenza

Pubblicato da: redazione | Sab, 17 Luglio 2021 - 17:52

Una panchina rossa, sul lungomare di Bari per ricordare tutte le donne vittime di violenza e di genere e per ricordare l’importanza di denunciare ogni forma di maltrattamento. L’iniziativa è nata dall’idea dell’Associazione GENS NOVA ed è stata subito condivisa dall’ANTEAS e dalla Federazione Nazionale Pensionati CISL Bari, che da sempre pongono particolare attenzione al tema, dal Municipio 1 del Comune di Bari e dall’AIGA di Bari.

L’obiettivo è, oltre a trasmettere un messaggio attraverso un simbolo collocato in un luogo molto frequentato, fornire un aiuto concreto a tutte quelle donne che sono vittime di violenza attraverso l’installazione di una targa che riporta il numero di emergenza 3405600875, attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, per ricevere le richieste di aiuto a sostegno delle vittime di violenza e stalking, che si possono rivolgere in pieno anonimato.

La panchina sarà inaugurata lunedì 19 luglio alle ore 9.30 data dell’entrata in vigore della legge sulla violenza sulle donne n.69 del 19 luglio 2019 “CODICE ROSSO”, sul Lungomare di Crollalanza a Bari, alla presenza del Cav. Avv. Antonio Maria La Scala Presidente GENS NOVA, della Dott.ssa Anna Rita Franchini – Consigliere Naz. GENS NOVA, del Dott. Lorenzo Leonetti Presidente Municipio 1 – Bari, Avv. Daniela T. Santamato Presidente AIGA sezione di Bari, Dott. Vincenzo Lezzi Responsabile Federazione Nazionale Pensionati CISL Bari; Signora Carmela Piccolo Presidente ANTEAS Bari.

“Sono tanti purtroppo ai nostri giorni gli episodi di violenza sulle donne e di femminicidio – spiegano Vincenzo Lezzi della Federazione Nazionale Pensionati CISL Bari e Carmela Piccolo ANTEAS Bari – Per sconfiggere questi orribili e intollerabili crimini, occorre innanzitutto un’azione educativa rivolta ai giovani, ma anche una sensibilizzazione che coinvolga tutte le esperienze quotidiane dei cittadini. È fondamentale quindi promuovere iniziative nei luoghi simbolo, come il lungomare di Bari che possano essere un monito contro questa barbarie dei nostri giorni, e che al contempo possano favorire il consolidarsi di una cultura paritaria di genere. La panchina rossa diventa così un monito visibile e permanente contro la violenza sulle donne, anche per coloro che magari non ne conoscevano il significato e che possono soffermarsi a leggere la targa e a domandarsi il perché di quel colore”.

“La panchina rossa – spiega Antonio Maria La Scala Presidente di Gens Nova – è un simbolo forte che ricorda a tutti, ogni giorno, anche nella frenesia della vita quotidiana, della necessita di fermarsi, di non dimenticare, di mantenere alta l’allerta; serve a ricordare a tutte e a tutti, a partire dai più giovani, che non bisogna accettare nessun atto violento, a cominciare dall’uso di parole offensive o espressioni sconvenienti e lesive della propria dignità, che spesso rappresentano il primo passo di una escalation”.

“I casi di donne che denunciano i propri carnefici si sono dimezzati – aggiunge Lorenzo Leonetti Presidente Municipio 1-, e non perché la pandemia ha messo in pausa la violenza, ma perché la maggior parte delle vittime non trova ancora il coraggio di denunciare. Noi tutti abbiamo l’obbligo di non farle sentire sole. Personalmente sono stato piacevolmente colpito da questa lodevole iniziativa dell’associazione Gens Nova. Da oggi sedersi su questa bellissima panchina del nostro lungomare, avrà un significato ancora più importante.”

“Nonostante da svariati anni si vedano fiorire una molteplicità di iniziative volte a contrastare il fenomeno della violenza di genere – conclude Daniela T. Santamato di AIGA BARI – la violenza contro le donne è seguita da un allarmante e drammatica diffusione e presenza nelle più svariate fasce della popolazione. Per combattere tale fenomeno odioso c’è bisogno di comunione di intenti, manifestazioni e di un sentimento comune, il contrasto! Per questo, credo che questa sia un’occasione da non perdere. L’Aiga dice NO alla violenza sulle donne!”

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