“Il treno e le stazioni cambiano la vita della persone”. A parlare è Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, presente questa mattina a Bari alla cerimonia di inaugurazione della nuova stazione ferroviaria di Bari Centrale, che ha evidenziato come il Piano nazione di ripresa e resilienza del governo italiano faccia un investimento senza precedenti nel Sud e anche in Puglia. “Nel Pnrr abbiamo messo 25 miliardi sulle ferrovie per i prossimi 5 anni – ha spiegato Giovannini – Il Sud è destinatario di gran parte di questi fondi. Non solo alta velocità, ma anche investimento sulle ferrovie regionali, sul rinnovo del parco macchine e sulle stazioni, porti e mobilità ciclistica”. Una visione integrata, secondo il ministro, che può consentire al Mezzogiorno e alla Puglia di recuperare i ritardi e fare il salto di qualità di cui tutto il Paese ha bisogno, migliorando la qualità della vita dei cittadini e aumentando la competitività delle imprese nel rispetto dell’ambiente.
Commentando la sua visita nel capoluogo pugliese, Giovannini ha poi espresso la sua meraviglia per la bellezza e l’efficienza della città: “Ho scoperto una città dinamica e straordinaria”, ha detto prima di inaugurare la nuova stazione e riaprire al pubblico il sottopasso rosso appena ristrutturato. Insieme al ministro, alla cerimonia erano presenti il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il Sindaco di Bari, Antonio Decaro e l’Amministratrice Delegata di Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani, insieme all’Amministratore Delegato di Grandi Stazioni Rail, Silvio Gizzi.
Il nuovo edificio della stazione è lungo 140 metri e caratterizzato da una facciata interamente a vetri. Ospiterà nel piano terra una sala d’attesa con biglietteria self-service e cinque locali commerciali, mentre nel primo e nel secondo piano saranno ci saranno gli uffici. Il nuovo sottopasso rosso, invece, è dotato di nuovi ascensori a servizio di tutte le banchine e di un nuovo percorso sotterraneo collegato direttamente al sottopasso verde. La stazione, servita ogni giorno da oltre 270 treni e frequentata da circa 130 mila persone, in un’ottica di migliore integrazione tra modalità di trasporto collettive, sarà dotata entro il 2024 di un nuovo terminal di bus provvisto di 18 stalli. Il Terminal sarà realizzato in un’area ferroviaria dismessa, prospiciente Via Capruzzi e sarà connesso con la nuova palazzina da un percorso pedonale coperto.
“Intorno a questo progetto abbiamo dedicato tante energie – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano a margine della ceromonia – progetto che ha preso il via quando ero sindaco di Bari. Fino a 17 anni fa esisteva solo un accordo tecnico sul nodo ferroviario, che risolveva alcune questioni nell’interesse generale dell’azienda, ma non coinvolgeva fino in fondo il ridisegno della città di Bari. Non c’era quella capacità, che man mano è maturata nel tempo grazie ad una evoluzione di mentalità, di realizzare il sistema del trasporto assieme alla vita delle città e delle persone – ha proseguito Emiliano – Ci sono varie modalità con le quali ci si sposta da un punto all’altro, alcune sono diseconomiche, pericolose per l’ambiente, e ce ne sono altre che invece noi abbiamo scelto e preferito nella prospettiva di una città più vivibile. Questo era un posto invivibile. E questa della Stazione è stata una operazione importantissima. Questo è un luogo su misura anche per gli studenti che in attesa del treno troveranno non solo servizi a loro dedicati, ma la possibilità di attendere più gradevolmente. Abbiamo costruito tutto questo anche pensando a come superare la divisione che la ferrovia aveva creato. C’è stato un grande concorso di architettura, forse uno dei più importanti degli ultimi anni in Italia, che è stato aggiudicato all’architetto Fuksas e al suo gruppo di progettazione, un progetto al quale il Comune e la Regione credono e sul quale intendiamo investire con grande determinazione. Siamo convinti di trovare nel Governo analoga determinazione”, ha concluso il governatore.