Avrebbe colpito con schiaffi e calci un alunno di 12 anni a cui impartiva lezioni di doposcuola, fino a farlo finire in ospedale per le ferite riportate. La vicenda, accaduta a Presicce, nel Leccese, risale all’inizio di dicembre del 2020 e ha per protagonista una docente residente nello stesso comune a cui è stato ora notificato l’avviso di chiusura dell’inchiesta, coordinata dalla pm della procura di Lecce Simona Rizzo.
Secondo la ricostruzione dei fatti, nella casa della docente si trovava il 12enne insieme ad altri studenti quando, un’esclamazione del ragazzino – probabilmente rivolta al papà della donna, che si trovava in fin di vita – avrebbe mandato su tutte le furie la maestra. Quest’ultima, in preda alla rabbia, avrebbe scagliato contro il ragazzino alcuni oggetti presenti sul tavolo: tra questi un borsellino, un cellulare e i libri scolastici. Attimi concitati durante i quali il ragazzino sarebbe rimasto ferito all’occhio destro. Secondo le testimonianze, il 12enne, in lacrime, avrebbe cercato riparo sotto al tavolo dove sarebbe stato raggiunto dalla maestra che lo ha colpito con alcuni calci, per poi sollevarlo da terra e prenderlo a schiaffi.
La donna avrebbe continuato a inveire e a colpire il ragazzo anche davanti a suo padre, quando quest’ultimo si è recato nell’abitazione per prelevare il 12enne. A casa, i genitori del ragazzino hanno constatato le ferite e hanno denunciato l’accaduto alla polizia, accompagnando, nel mentre, il giovanissimo nel pronto soccorso di Tricase.
Dopo una serie di esami strumentali (radiografie e tac) il ragazzino è stato dimesso con una prognosi di sette giorni con una diagnosi finale “di un trauma contusivo delle guance con dolenzia del naso e del gluteo destro e uno stato di agitazione”. Successivamente, sarebbe emerso che simili episodi di violenza da parte della docente si sarebbero verificati anche in precedenti occasioni.