Un orto a chilometro zero per sostenere i costi degli scavi che stanno riportando alla luce il patrimonio archeologico Muro Tenente, tra Mesagne e Latiano a Brindisi. E’ questo l’obiettivo del progetto “Appia in Tabula”, coordinato dall’archeologo Christian Napolitano e ispirato alla concezione di crescita auspicata dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu. Il progetto, ricordiamo, è stato realizzato grazie al contributo della Regione Puglia all’interno del Programma Straordinario 2020 in materia di cultura e spettacolo
Obiettivo, tra le altre cose, anche quello di creare tra i produttori agricoli del parco e i consumatori un vero e proprio “patto etico” finalizzato a sostenere il Parco dei Messapi di Muro Tenente in tutte le sue attività: dalle campagne di scavo, alla gestione e alla valorizzazione. L’orto, sarà affidato, in particolare, alle cure di un agricoltore esperto e sarà realizzato all’interno dell’insediamento. I costi dell’attività di ricerca e di promozione saranno sostenuti dalla produzione agricola a cui è stata riservata una parte dei terreni. All’interno dell’orto, già avviato, vengono coltivati e poi venduti meloni, cetrioli, zucche, ma anche pomodori, fave, fagiolini, melanzana, insalata e cicorie.
Gli ortaggi (coltivati nel rispetto del codice dei Beni Culturali e della biodiversità del suolo), vengono poi venduti nel mercatino “Hortus”, aperto nel parco ogni giovedì dalle 8 alle 11. I prodotti agricoli possono inoltre essere acquistati anche su prenotazione e durante le iniziative culturali previste cartellone estivo, ricco di eventi. Una parte dei raccolti viene settimanalmente destinata in beneficenza alla Caritas che utilizza i prodotti nelle mense per le persone e le famiglie in difficoltà.
Foto Facebook Appia in Tabula