“Non ci sono soltanto gli studenti bloccati a Malta dal covid di cui si parla sulla stampa. Mio figlio Dario, partito il 19 aprile per uno stage di sei mesi nell’ambito del progetto europeo ERASMUS+, in tre mesi è stato costretto a ben tre quarantene, bloccato in camera d’albergo come in un carcere prima per quattordici giorni raddoppiati a causa della positività riscontrata in due ragazze degli ottanta studenti del gruppo; e ieri nuovamente per altre due settimane, nuovamente causate dalla positività anche delle stesse ragazze”.
il racconto di Eugenio Lombardi, padre di una ragazzo ventenne barese, che lamenta anche l’assenza di comunicazioni ufficiali da parte delle autorità maltesi.
“C’è stato solo – racconta – l’ordine perentorio giunto per telefono dall’agenzia Essenia di Salerno (che ha organizzato il gruppo di 80 ragazzi partiti per il programma Erasmus+, ndr) informata oralmente dalle autorità sanitarie maltesi”. (ANSA)