Quattrocento chilometri di piste ciclabili che collegheranno i 41 comuni della Città metropolitana di Bari. Un percorso urbano ed extraurbano tra lame, entroterra fino ad arrivare alle coste. Obiettivo: valorizzare i tratti paesaggistici del nostro territorio. Nasce così il Piano Metropolitano della Mobilità Ciclistica, chiamato Biciplan Metropolitano approvato ad unanimità dal consiglio dell’ex palazzo della Provincia.
Si tratta di uno strumento di pianificazione strategica, frutto del lavoro di co-progettazione avviato in questi anni dalla Città metropolitana con tutti i Comuni del territorio e che ha ricevuto il parere favorevole di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) dalla Regione Puglia. Sono in fase di ultimazione le procedure di affidamento degli incarichi per la redazione delle progettazioni esecutive delle prime 3 ciclovie individuate nel biciplan: Ciclovia Adriatica e della Conca barese, la Ciclovia delle Lame e la Ciclovia dell’Alta Murgia.
Ventisei milioni di euro le risorse disponibili, finanziati da Patto per Bari, per una rete di percorsi ciclabili che si integra con le pianificazioni di mobilità sostenibile a livello regionale, nazionale ed europeo.
L’estensione complessiva delle tre ciclovie è di circa 430 km così suddivisi:
Ciclovia adriatica e della conca barese: con un’estensione di 125.658 metri intende valorizzare le tre lame (Balice, S. Giorgio e Giotta) attraverso la creazione di percorsi ciclabili nonché attrezzare il circuito di collegamento tra i comuni di Valenzano, Capurso e Cellamare lungo il quale insistono beni di rilevanza culturale, storica e religiosa e avanzate realtà scientifiche quale il Parco di Tecnopolis in contrada Pacifico. Inoltre, valorizza il percorso ciclabile intercomunale tra i comuni di Polignano a Mare, Monopoli, Mola di Bari, Conversano e Rutigliano teso a valorizzare le coste, i centri abitati, l’area archeologica di Madonna delle Grottole e S. Vito.
Ciclovia delle Lame: con un’estensione di 194.054 metri punta a creare un sistema di mobilità alternativa e sostenibile, a basso impatto ambientale, in grado di collegare e far dialogare tra loro la costa e l’entroterra, il mare con i boschi e le foreste dell’Alta Murgia. La ciclovia prevede una rete di percorsi ciclo-pedonali che collegano l’aeroporto di Bari – Palese con il mare (Giovinazzo) passando per Bitonto, con l’area della conca barese (Modugno, Bitetto e Bitritto) sino a giungere alla foresta di Mercadante (Cassano delle Murge), alle ciclovie di Giano e ai boschi di querce nel territorio di Acquaviva delle Fonti.
Ciclovia dell’Alta murgia: con un’estensione complessiva di 108.417 metri, di cui 20.005 m già previsti nel percorso Eurovelo 5, (tratto compreso tra Gravina in Puglia e Masseria Iesce in agro di Altamura) connette la masseria Iesce in Agro di Altamura con Castel del Monte, agganciando, lungo in tracciato i percorsi ciclabili dei comuni di Gioia del Colle, Santeramo in Colle, Altamura, Gravina in Puglia e Poggiorsini. Particolare attenzione è posta al collegamento con la Cava dei Dinosauri che a sua volta sarà collegata con Matera nell’ambito dell’accordo di programma sottoscritto tra la Regione Puglia, il Parco dell’Alta Murgia, la Città Metropolitana di Bari ed i Comuni di Gravina in Puglia, Altamura e Matera. Il percorso interseca la ciclabile esistente di collegamento tra il Comune di Santeramo in Colle ed il Pulo di Altamura nonché le esistenti ciclovie del Parco dell’Alta Murgia in prossimità di Castel del Monte. Il percorso, infine, mira a valorizzare i regi tratturi.
Il primo cantiere a partire sarà quella per la realizzazione della ciclovia adriatica che partirà nella prossima primavera. In un paio di anni i lavori dovrebbero essere completati.
“L’intenzione – spiega il consigliere delegato alla mobilità e ai trasporti Michele Laporta – è quella di avvicinare i nostri 41 Comuni con un’opera che, da una parte, ha una funzione ecosostenibile e dall’altra vuole essere un’attrattiva turistica. Questo progetto – prosegue – è assolutamente variabile: l’intenzione è quella di creare altre piste ciclabili che possano collegare le nostre coste all’entroterra. Viviamo in un territorio variegato e con forti caratterizzazioni. Basti pensare all’Alta murgia, per esempio, o a tutta la costa adriatica. Poter viaggiare in bici per conoscere la bellezza del territorio sarà un elemento trainante non solo per i nostri concittadini, ma per chiunque scelga la Puglia come meta turistica. Stiamo seguendo – conclude – il modello delle città metropolitane europee. Ci stiamo adeguando a una visione europee delle nostre città”. (Foto pixabay)