Nell’area metropolitana di Bari continua il calo dei contagi da Covid19 il cui dato settimanale risulta dimezzato rispetto al precedente rapporto. I numeri sono quelli diramati dalla Asl di Bari che segnala un tasso attuale di 3,3 nuovi positivi per 100mila abitanti. Salgono a 25 i comuni baresi con zero contagi, mentre 9 registrano un solo caso settimanale, per un totale di 34 comuni su 41 con casistica azzerata o a livelli minimi. Condizione che riguarda anche la città di Bari, il cui tasso risulta in discesa sino a 4,1 casi settimanali per 100mila abitanti.
Prosegue, intanto, in modo regolare la campagna vaccinale anti-Covid: negli ultimi sette giorni (dal 2 all’8 luglio) sono state somministrate oltre 82mila dosi di vaccino, con una media quotidiana di 11.812 iniezioni, facendo salire a 1.285.124 il dato complessivo dall’inizio della campagna di immunizzazione della popolazione. Al netto delle altre strutture pubbliche, la Asl Bari ha provveduto a più di 1 milione e 196mila vaccinazioni. Numeri sempre più cospicui che stanno garantendo livelli di copertura elevati alla popolazione vaccinabile (dai 12 anni in su) dell’area provinciale barese. Il 71% dei residenti è stato infatti vaccinato con almeno una dose e il 42 con entrambe le dosi, soglia che sale ancora in virtù del vaccino monodose, per cui il 44% risulta aver completato il ciclo vaccinale. Percentuali ragguardevoli per la città di Bari, dove il 73% dei residenti è stato immunizzato con una dose, il 45% con prima e seconda e quasi la metà – il 47% – ha concluso il ciclo di immunizzazione.
Rispetto alle fasce di età, si conferma una copertura molto alta per i cittadini dai 50 anni in su, quelli più esposti al rischio. Il 94% degli over 80 e degli ultrasettantenni ha ricevuto almeno una dose di vaccino, al pari del 90% dei sessantenni e dell’84% dei 50-59enni. Sostenuta l’adesione anche sotto i 50 anni. Il 74% dei 40-49enni ha fatto la prima dose di vaccino, così come il 59% dei 30-39enni e il 44% della fascia 20-29 anni. Quasi un quarto – il 24% – dei giovanissimi tra 12 e 19 anni ha già ricevuto la prima somministrazione.Risultati che sono il frutto del grande impegno della sanità pubblica e dei suoi operatori ma anche della collaborazione consapevole dei cittadini. Per questo è opportuno ribadire con fermezza che all’allentamento delle misure anti-contagio, a partire dall’uso non più obbligatorio della mascherina all’aperto, deve corrispondere una aumentata prudenza in tutte le situazioni in cui si possono verificare assembramenti, soprattutto nella stagione estiva.