GIOVEDì, 26 DICEMBRE 2024
78,193 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
78,193 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Caro gasolio, 15-20 euro in più a settimana per un pieno. Feditalimprese: “Il Governo intervenga”

Pubblicato da: redazione | Gio, 8 Luglio 2021 - 19:00
Benzina
Di fronte all’aumento spropositato del carburante il Governo non può rimanere indifferente.
Feditalimprese sostiene che è necessario adottare seri provvedimenti che aiutino i settori produttivi. La sua proposta è quella di reintrodurre il bonus gasolio e/o la riduzione dell’accisa. “Ad essere penalizzati sono gli automobilisti, ma più in generale ogni settore dell’economia. – afferma Gianluca Micalizzi, presidente di Feditalimprese – Le piccole e medie imprese, infatti, nel tentativo di allargare il raggio della loro attività si ritrovano a dover fronteggiare costi di trasporto eccessivi e quindi sono costrette a ripiegare sul mercato locale in fase di stagnazione”. Fortemente danneggiato assieme agli autotrasportatori, il settore della pesca. Alla voce “gasolio” si registrano aumenti vertiginosi e con l’attuale calo della produzione, non si riesce a mantenere una redditività adeguata.
Non sta meglio il settore agricolo, per il quale è stato stimato un forte rincaro nelle spese di
produzione derivante dal costo del carburante, utilizzato in campagna per alimentare i
macchinari agro-meccanici. Vi è poi una categoria di lavoratori che non può far a meno dell’auto e che anzi fa di essa il proprio “ufficio” e strumento di lavoro: gli agenti di commercio e i rappresentanti; questi soffrono il caro-gasolio direttamente sulle proprie tasche.
Feditalimprese ha manifestato appoggio e solidarietà a tutte queste categorie, così come agli altri settori dell’economia che subiscono seppur indirettamente le conseguenze del caro-gasolio. Tra questi il turismo nelle isole. I conseguenti rincari stagionali nelle tariffe di aliscafi e traghetti scoraggiano infatti gli arrivi e colpiscono di riflesso ristoratori e albergatori. In ultimo, ripercussioni negative potrebbero influenzare anche il commercio dal momento che il consumatore medio si vedrà costretto a limitare i propri acquisti, visto che ogni settimana si ritroverà a dover spendere 15-20 euro in più per un pieno di carburante. E’ quindi importante che l’intervento del governo non si faccia attendere.
“Il costante aumento del prezzo del gasolio registrato in queste ultime settimane sottolinea Gianluca Micalizzi- sta incidendo negativamente sulla stabilità, sui tempi della ripresa ma soprattutto sullo sviluppo di vari settori. La crisi deve essere affrontata con interventi strutturali a sostegno delle imprese. I gravosi oneri contributivi, rischiano, infatti, di avere gravi ripercussioni nella loro crescita e capacità di competere nel mercato”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Bari, dalla pasta al forno alla...

Santo Stefano è nella tradizione barese una festa non meno importante...
- 26 Dicembre 2024

Capodanno in piazza a Bari, firmata...

Il prossimo 31 dicembre l’amministrazione comunale, in collaborazione con Radio Norba,...
- 26 Dicembre 2024

Da Roma una colletta per Francesco,...

Una colletta per Francesco, il tassista di Bari accoltellato, per aiutarlo...
- 26 Dicembre 2024

Santo Stefano, chi è il martire...

Oggi si festeggia Santo Stefano. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica...
- 26 Dicembre 2024