“Ancora una volta l’amministrazione regionale sembra non interessarsi dei bisogni degli studenti universitari”. A parlare, tramite una nota congiunta, sono i referenti di Adisu, l’agenzia per il diritto allo studio universitario e dell’associazione studentesca Link, che lamentano l’immobilismo della Regione Puglia in relazione agli interventi in favore degli universitari pugliesi.
Come si legge nella nota, infatti, da oltre quattro mesi il Cda Adisu è bloccato, gli studenti e le studentesse sono ancora in attesa del bando per le borse di studio 2021/2022 e gli studenti fuorisede non sanno ancora se vedranno riconfermato il proprio status:“Sono più di 130 i giorni da cui il Consiglio di Amministrazione non si riunisce in forma ordinaria – spiega Davide Zarella, Consigliere di Amministrazione ADISU per la Sede di Brindisi – Fin da subito abbiamo cercato di far sentire la nostra voce chiedendo che un organo così importante per la vita degli studenti universitari ritorni a funzionare attraverso la nomina di un Presidente e la conseguente ricostituzione dell’organo Amministrativo”, conclude.
In effetti, il protrarsi dei tempi necessari per la nomina di un presidente dell’agenzia al diritto allo studio pugliese rischia di compromettere il regolare iter di presentazione delle istanze per il prossimo Bando Benefici e Servizi, ad oggi non approvato e non discusso negli organi di competenza. “Il rischio che intravediamo è quello che la componente studentesca ed i suoi bisogni restino inascoltati – spiega Gennaro Cifinelli, membro dell’esecutivo di Link Bari –Un ulteriore ritardo sulla pubblicazione potrebbe andare a compromettere le normali tempistiche di assegnazione dei posti alloggio e di pubblicazione delle graduatorie, gli studenti così facendo rischiano di non poter usufruire per tempo dei servizi ADISU per l’Anno Accademico successivo”.
Per questa ragione le associazioni studentesche di Puglia si riuniscono per chiedere che la presidenza della Regione effettui una nomina in tempi celeri, per evitare che sia leso il diritto allo studio degli universitari della regione, nonché la normale funzionalità di un organo così importante per la comunità accademica.