Il Tribunale di Roma, seconda sezione civile, ha condannato la Presidenza del Consiglio dei Ministri a risarcire 90 mila euro ad Automobile Club Bari per il danno subito della confisca delle aree dove sorgeva l’ecomostro di Punta Perotti, sul lungomare sud del capoluogo pugliese. Automobile Club è proprietario di un suolo di 1.850 mq che era stato inserito nel progetto di lottizzazione approvato dal Comune di Bari nel 1992, pur non essendo quell’area direttamente interessata da attività di costruzione.
Quando, nel 2001, a seguito del procedimento penale per lottizzazione abusiva, fu disposta la confisca dei suoli dove erano stati costruiti i palazzi (poi demoliti nel 2006), fu confiscata anche l’area adiacente, adibita a parcheggio. Quella confisca fu dichiarata illegittima dalla Corte europea di Strasburgo e revocata dal Tribunale di Bari nel 2013. Ora Automobile Club ha chiesto il risarcimento da quasi 1,8 milioni di euro per non aver potuto godere dei suoli nei 12 anni della confisca.
Il Tribunale di Roma ha riconosciuto la “illegittima compressione del suo diritto di proprietà conseguente alla prolungata indisponibilità del bene per effetto dell’ingiusta confisca” e quantificando il danno in 82 mila euro (rivalutati a 90 mila), perché quelle aree, adibite a parcheggio, non sono comunque edificabili.
Il giudice ha però rigettato la domanda di garanzia nei confronti del Comune di Bari, chiamato in causa dalla Presidenza del Consiglio, ritenendo che il danno subito dalla società non è stato “conseguenza della condotta dell’amministrazione comunale che ha portato al rilascio della concessione edilizia e alla lottizzazione abusiva, ma della confisca illegittima disposta da organi dello Stato”. (fonte Ansa)