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Rifiutata dal baby club di un villaggio perché down, Asfa Puglia: “I nostri ragazzi hanno bisogno di normalità”

Pubblicato da: Rosanna Volpe | Gio, 1 Luglio 2021 - 06:30

“Essere i genitori di un bambino ‘speciale’ significa spesso rassegnarsi e restare a casa, evitando situazioni difficili da accettare, come l’esclusione”. Commenta così Vittoria Morisco, presidente dell’associazione Asfa Puglia (associazione a supporto famiglie con autismo), quanto denunciato ieri dalla mamma di una bambina, affetta da sindrome di down ed esclusa dal baby club di un villaggio turistico pugliese.

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“Molte delle nostre famiglie – prosegue la Morisco – soprattutto quelle che hanno bambini o ragazzi con un grado di autismo grave, rinunciano alle vacanze o alle feste perché hanno paura che la gestione diventi complicata”. Voglio però precisare – prosegue – che i bambini autistici, come tutti i bambini che hanno una capacità cognitiva ‘diversa’, hanno bisogno di stare a contatto con ragazzi normodotati. Esistono strutture turistiche capaci di accogliere tutti i bambini e di farli giocare insieme ma sono davvero poche e spesso, come ho già detto, la tentazione è quella di rinunciare”.

Resta l’amarezza, però, perché – come lo stesso presidente spiega –  questi bambini speciali  hanno bisogno di confrontarsi: solo così è possibile uscire dal buio e cominciare a vedere piccoli miglioramenti. Certo servono le strutture e soprattutto serve la volontà.

“Noi come associazione stiamo partecipando al campo estivo del Cus, racconta. Dai 6 ai 18 anni, tutti impegnati durante la mattinata, dal lunedì al venerdì, in diversi sport. Certo ci sono i nostri educatori, ma ci hanno tutti accolto con grande entusiasmo. Sono giorni di grandissima condivisione e crescita. I nostri ragazzi quasi sempre non hanno amici e vivono in una bolla con mamma e papà. Regalare loro la normalità è un dono grande e prezioso. Ripeto – conclude –  serve solo la volontà”.

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