La Asl di Bari è prima in Italia per le migliori pratiche amministrative nella fornitura di dispositivi medici. A stabilirlo sono stati gli stessi pazienti che, tramite le associazioni di categoria, oggi in occasione della giornata internazionale sull’Incontinenza, premiano l’azienda sanitaria per essersi distinta a livello nazionale nelle procedure finalizzate ad assicurare dispositivi in favore di pazienti che necessitano di una assistenza particolare.
Il riconoscimento è arrivato al termine di un bando nazionale indetto dalle associazioni pazienti sulle buone prassi in merito alle procedure d’acquisto di dispositivi medici monouso (stomia, laringectomia, cateterismo e wound-care), rappresentate da Francesco Diomede, presidente della FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico) e vicepresidente della FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia).
“Dietro la fornitura di un dispositivo medico non c’è soltanto un atto amministrativo, ma soprattutto una volontà da parte degli amministratori di andare incontro alle esigenze di ogni singolo assistito e di assicurare un servizio sanitario di qualità – commenta il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce – e questo spiega anche perché abbiamo previsto ad esempio la consegna a domicilio e la formazione all’utilizzo per i dispositivi in modo tale da azzerare eventuali disagi o difficoltà e migliorare la qualità della vita delle persone. Questo premio che per la prima volta arriva direttamente dai pazienti in assistenza – prosegue Sanguedolce – è motivo di orgoglio per la nostra azienda che punta sempre e comunque a salvaguardare la salute delle persone, e riesce nello stesso tempo a rispettare la normativa e a razionalizzare le risorse”.
Due le categorie di valutazione in cui ASL Bari ha ottenuto il punteggio più alto: “Cateterismo a Intermittenza” e “Stomie”. In questa seconda categoria l’azienda sanitaria barese ha ottenuto un ex aequo con ASST Rhodense. A ritirare il premio oggi sarà la dottoressa Pia Paciello, direttore dell’Area gestione Patrimonio della ASL, accompagnata dai due funzionari istruttori, le dottoresse Vita Maria Piizzi e Annalisa Favano.
Per quanto riguarda le stomie, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, la relativa procedura ha garantito ai medici prescrittori l’esercizio della discrezionalità tecnica nella scelta di tali dispositivi, finalizzati al percorso riabilitativo individuale, in cui, quindi, si è proceduto all’adattamento alle specifiche esigenze del paziente stesso. “In entrambe le procedure sono stati valorizzati i servizi accessori alla fornitura come la formazione e l’addestramento all’uso e consegna domiciliare, che rappresentano il valore aggiunto – spiega la dottoressa Paciello – tutto ciò è stato garantito senza tralasciare l’aspetto economico, nel senso che la puntuale stima delle basi d’asta e l’aver favorito la massima concorrenza, ha reso possibile il contenimento della spesa. In conclusione, è possibile realizzare il delicato equilibrio tra procedure ad evidenza pubblica, razionalizzazione della spesa ed erogazione di buoni livelli di assistenza, mettendo al centro dell’azione amministrativa il paziente”.