“Bisogna fare attenzione, ci sono crisi e situazioni che rischiano di esplodere, dobbiamo evitare che questo diventi una bomba sociale a partire dal 1 luglio”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pier Paolo Bombardieri, a Bari per la mobilitazione nazionale “Ripartiamo, insieme” di Cgil Cisl Uil in tre piazze italiane. Il rischio di tensioni sociali noi lo denunciamo da un po’ di tempo – ha detto -, quando lo facciamo noi ci dicono che siamo dei terroristi, noi abbiamo, purtroppo o per fortuna, la capacità di ascoltare le persone che soffrono, che oggi vedono messo a rischio il loro futuro”.
La manifestazione si sta svolgendo contemporaneamente a Bari, Torino e Firenze e rappresenta il percorso di mobilitazione, iniziato circa un mese fa, a partire dalla richiesta della proroga del blocco dei licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, accompagnata dalla riforma degli ammortizzatori sociali e dalle politiche attive per il lavoro.
“Il nostro Paese sta vivendo una delicata fase di transizione – fanno sapere in una nota Cgil, Cisl e Uil -. La crisi pandemica ha arrestato in parte la sua corsa, grazie anche alla campagna vaccinale in atto, ma a preoccuparci al pari dell’espansione del virus è la ripresa economica che deve essere il faro per la massima coesione sociale, in grado di creare lavoro stabile e sicuro, a partire dai giovani, dalle donne e dal Mezzogiorno. Nel Decreto Sostegni – spiegano – non vi è contezza e condizione per affermare che ci siano i presupposti necessari a tutto ciò, non dimenticando che tale Decreto prevede la fine del blocco generalizzato dei licenziamenti dal 1° luglio 2021 e l’assenza di adeguate politiche industriali capaci di valorizzare a pieno gli investimenti e i contenuti del PNRR”.
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