Entra nel vivo il progetto transfrontaliero “BioTourS” che vede la capofila Jonian Dolphin Conservation di Taranto operare, con importanti partner istituzionali, con un obiettivo ambizioso: “esportare” in Adriatico il modello di successo di citizen science per proteggere i cetacei e sviluppare il turismo sostenibile. Presentato nello scorso novembre con un evento online, dopo un rallentamento per la pandemia e una rimodulazione per adattare le attività al nuovo contesto sanitario, ora BioTourS riprende con vigore le sue attività.
Il consorzio di questo innovativo progetto transfrontaliero comprende, oltre alla capofila JDC, l’Agenzia Nazionale per il Turismo dell’Albania, il Comune di Termoli e il “Innovation and Entrepreneurship Centre Tehnopolis” del Montenegro; con loro due importanti partner strategici: l’italiana Cooperativa Dalla Luna Onlus e l’Istituto di Biologia Marina dell’Università del Montenegro. Nei giorni scorsi si è tenuta una “round table” pubblica nel corso della quale, prima i partner dei tre paesi hanno presentato il loro contributo al progetto, poi si è avviata una discussione sulle azioni che verranno realizzate nelle prossime settimane che, tra l’altro, vedranno i catamarani della Jonian Dolphin Conservation operare nel Mar Adriatico.
“Un progetto transfrontaliero come BioTourS – ha commentato Carmelo Fanizza, presidente JDC – ci offre l’opportunità di creare nuove relazioni internazionali per ampliare ulteriormente le nostre conoscenze e, soprattutto, il nostro raggio di azione per tutelare i cetacei anche in nuovi bacini”. Il progetto, in particolare, ha tra gli obiettivi quello di aumentare l’attrattività delle risorse naturali, nel caso specifico la presenza di cetacei nelle acque dell’Adriatico, collegando il settore turistico alla tutela delle stesse risorse naturali, creando così una strategia congiunta per uno sviluppo economico intelligente e sostenibile.
Il progetto, inoltre, mira a presentare le migliori pratiche nel turismo sostenibile transfrontaliero affrontando nuove sfide nella salvaguardia marina e ambientale, tutelando così il patrimonio naturale dell’area adriatico-ionica. In pratica la Jonian Dolphin Conservation andrà con i suoi catamarani a presentare in Adriatico il proprio modello di “citizen scienze” che da lustri gli permette di sostenere le proprie attività di ricerca scientifica nel Golfo di Taranto, un’attività che è diventata anche un potente attrattore turistico di cui beneficia la filiera locale del turismo.
“Grazie al suo approccio transfrontaliero – ha aggiunto Fanizza – il progetto BioTourS ci permetterà di studiare e tutelare, per la prima volta in modo sistemico, la presenza dei cetacei in una zona del Mar Adriatico meridionale le cui acque appartengono a tre Paesi: l’Albania, il Montenegro e l’Italia con le Regioni Puglia e Molise. La presenza nel progetto di partner istituzionali, inoltre, consentirà di realizzare una strategia e governance di tutela congiunta al fine di promuovere la ricerca e lo sviluppo in questo settore e offrire un attrattore turistico nei paesi coinvolti, attività in cui saranno coinvolti principalmente i giovani. Vogliamo porre le basi per un futuro diverso con un ecoturismo sostenibile e rispettoso della natura” – ha concluso.
Il progetto transfrontaliero “BioTourS”, acronimo di “Biodiversity and Tourism Strategy to protect cetaceans” è realizzato nell’ambito del programma Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro che, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso lo Strumento di preadesione (IPA II), è gestito dalla Regione Puglia che vi partecipa insieme ad un’altra Regione italiana, il Molise, mentre Albania e Montenegro partecipano con l’intero territorio. L’obiettivo è promuovere la crescita economica e intensificare la cooperazione nell’area del basso Adriatico, attuando azioni congiunte tra attori istituzionali e no profit nazionali e regionali e promuovendo uno sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile.