La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali di Roberto Perilli, confermando così la condanna all’ergastolo inflitta Corte d’Appello di Bari per l’omicidio di Giuseppe Sciannimanico, ucciso il 26 ottobre 2015 a Japigia. Perilli, imputato come mandante del delitto, è detenuto da novembre 2015.
In base alle ipotesi accusatorie, Perilli ingaggiò il pregiudicato Luigi Di Gioia, promettendogli in cambio un compenso di 20mila euro, per uccidere Sciannimanico. Il 28enne stava per aprire una filiale dell’agenzia immobiliare Tecnocasa nel quartiere Japigia, non lontano da quella di Perilli che, secondo gli investigatori, avrebbe commissionato il delitto con un finto appuntamento per visionare una casa in vendita.
Ad ucciderlo con due colpi di pistola fu Luigi Di Gioia, già condannato a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato.