“Gli altri anni il 15 giugno sulla spiaggia di Pane e Pomodoro erano presenti gli addetti al salvataggio, con torrette e cani. Ad oggi non si vede nessuno”. E’ uno dei dubbi espressi da un cittadino che sulla pagina Facebook del sindaco Antonio Decaro, ha espresso la sua preoccupazione per la questione sicurezza spiagge. Con l’aumento delle temperature (che negli scorsi giorni hanno superato anche i 35°) e il passaggio della Puglia in zona bianca, le spiagge baresi sono state prese d’assalto. L’affluenza, soprattutto nello scorso weekend è stata infatti altissima.
Da San Girolamo a Pane Pomodoro, nei tratti di spiaggia pubblica, lo spazio di un metro tra un ombrellone e l’altro è un miraggio. A preoccupare i cittadini però non è la distanza tra gli ombrelloni, ma la questione sicurezza assieme alla pulizia. Se da una parte c’è l’assenza dei bagnini con torrette e cani, pronti a dare il proprio supporto nel caso di pericolo, dall’altra preoccupa la questione armadietti per poter posizionare i propri affetti personali e, infine la pulizia delle spiagge, vittime di incivili.
Da venerdì però la situazione dovrebbe cambiare tramite un servizio affidato dalla Polizia Locale che garantirà bagnini e cani di salvataggio. Ancora incerta è ancora la questione degli armadietti per il deposito degli affetti personali.
Per quanto riguarda la pulizia invece, già a partire dai primi di giugno sono state avviate le attività di pulizia quotidiana della costa “che si concretizzano” – fa sapere l’assessore all’ambiente Pietro Petruzzelli – “in un’azione massiva con mantenimento della pulizia giornaliera e svuotamento dei cestini posizionati lungo più di una 20ina di chilometri di costa”. Il servizio, ha sottolineato “sarà prorogato fino a metà settembre” e intensificato nel corso dei mesi. Nello specifico, il monitoraggio del territorio viene effettuato nel corso delle attività straordinarie intraprese da Amiu Puglia. Il lotto per la pulizia della costa è stato affidato invece alla cooperativa Shiva, che ogni giorno impiega 26 operatori, dalle ore 5 alle 9, per sette giorni a settimana per l’intero periodo di affidamento. Questo però non basta.
“Il problema di quest’anno – aggiunge Petruzzelli – non solo per quanto riguarda questi giorni, è la produzione anomala di rifiuti usa e getta sulla costa, cresciuto a dismisura con la consumazione d’asporto per via delle regole Covid che hanno limitato all’inizio l’utilizzo dei tavoli al chiuso in tutta la città”. La conseguenza, ha spiegato l’assessore senza nascondere i timori, è stato quello di “un aumento importante di rifiuti, per tutto l’anno”. Problema che secondo Petruzzelli non si risolverà nel giro di poco tempo a causa di quella che ormai sembra essere diventata un’abitudine consolidata. “Non sarà semplice disabituarsi a non utilizzare l’asporto, ma faremo in modo di aumentare ulteriormente i cestini nella speranza che vengano utilizzati” – ha concluso.
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