Si chiama “Donne Medico” ed è il progetto approvato nel corso del consiglio dell’Ordine dei medici di Bari per affrontare le diverse tematiche che investono l’esercizio della professione medica al femminile. Per l’iniziativa è stato costituito un gruppo di lavoro che promuoverà studi, analisi e momenti di confronto, in un contesto come quello attuale caratterizzato da un numero sempre maggiore di donne iscritte a medicine e che accedono alla professione.
Se, infatti, in totale, gli uomini rimangono la maggioranza, lo scenario cambia tra le fasce più giovani: negli under 65 le donne sono il 52,72%, mentre sotto i 40 anni costituiscono quasi il 60% dei medici (Dati Fnomceo). Eppure, sono ancora poche le donne medico che accedono a ruoli di rilievo all’interno dell’organizzazione sanitaria, così come poche sono quelle impegnate in attività sindacali. Una situazione che non è limitata alla professione medica, ma che diventa sempre più evidente grazie a questo processo di ‘femminilizzazione’ della professione.
“La nostra professione è sempre più declinata al femminile, ma sconta un problema culturale ampio e profondo – ha spiegato Filippo Anelli, Presidente dell’Omceo Bari – Il gruppo di lavoro dell’Ordine nasce proprio per mettere a fuoco questo problema culturale, oltre che per proporre soluzioni concrete, che possano facilitare per esempio il bilanciamento vita lavoro per le donne medico. Occorre, ad esempio, che si modifichino i contratti, introducendo modalità flessibili di impiego”.
Del gruppo di lavoro fanno parte le dottoresse Mariantonietta Monteduro (Coordinatore), Belinda Guerra, Roberta Ladisa, Daria Losurdo, Sabrina Cappelletta, Rosalinda Caputo, Rossella Cardinale, Lucilla Crudele, Annunziata De Bellis, Olimpia Difruscolo, Agnese Maria Fioretti, Marcella Granieri, Giuseppina Grasso, Anna Lampugnani, Magda Logrieco, Giuseppina Monteleone, Silvia Porreca, Angela Sardaro, Ombretta Silecchia, Domenica Tritto, Roberta Villoni, Maria Zamparella, Giulia Zonno.