“Assoluta inopportunità per il doveroso rispetto che tutti, parti processuali, inquirenti e organi di informazione, siamo tenuti a portare alle vittime, al dolore delle loro famiglie, al cordoglio di una intera comunità”. Così il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi in merito alla pubblicazione delle immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza della funivia Stresa-Alpino-Mottarone Mottarone.
“Portare a conoscenza degli indagati e dei loro difensori gli atti del procedimento a loro carico nelle fasi processuali in cui ciò è previsto – prosegue il procuratore – non significa, per ciò stesso, autorizzare ed avallare l’indiscriminata divulgazione del loro contenuto agli organi di informazione, soprattutto, come in questo caso, in cui si tratti di immagini dal fortissimo impatto emotivo, oltretutto mai portati a conoscenza neppure dei familiari delle vittime la cui sofferenza come è intuitiva comprensione non può e non deve essere ulteriormente acuita da iniziative come questa”.
“Tali immagini – precisa ancora il procuratore – contenute in un file video risultavano depositate, unitamente a tutti gli atti di indagine, all’atto della richiesta di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare, con diritto degli indagati e dei rispettivi difensori di prenderne visione ed estrarre copia, diritti ampiamente esercitati” “Si tratta, tuttavia – sottolinea il pm di Verbania – di immagini di cui è comunque vietata la pubblicazione, anche parziale, trattandosi di atti che, benché non più coperti dal segreto in quanto nota gli indagati, sono relativi a procedimento in fase di indagini preliminari”. “Ma – ribadisce Olimpia Bossi – ancor più del dato normativo mi preme sottolineare l’assoluta inopportunità della pubblicazione di tali riprese che ritraggono gli ultimi drammatici istanti di vita dei passeggeri della funivia precipitata il 23 maggio scorso perché sul Mottarone”.
immagine vigili del fuoco