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Il mare più bello in Puglia: 12 bandiere blu. Polignano e Monopoli perdono “una vela”

Pubblicato da: redazione | Mer, 16 Giugno 2021 - 11:30

Nell’estate 2021, nel pieno della ripresa del Paese intento ad uscire dal tunnel della pandemia, si confermano 12 i comprensori turistici pugliesi premiati con le vele di Guida Blu di Legambiente, di cui questa mattina è stato presentato il volume “Il mare più bello 2021”. Le 5 vele sventolano nei comprensori Alto Salento Adriatico formato dai Comuni di Otranto, Melendugno e Vernole; Alto Salento Jonico con i Comuni di Nardò, Gallipoli, Porto Cesareo e Racale e Isole Tremiti.

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sanita.puglia.it

Scende da 5 a 4 vele il comprensorio della Costa del Parco Agrario degli Ulivi Secolari che comprende Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno. La declassificazione è dovuta a delle scelte nell’ultimo anno adottate delle amministrazioni di Ostuni e Polignano a Mare che hanno puntato ad autorizzazioni e concessioni di resort di lusso che vanno in controtendenza ad un turismo dolce e alla tutela del paesaggio ma a favore del consumo di suolo. Come ad esempio la questione di Costa Ripagnola e le continue autorizzazioni del Comune di Ostuni ai resort che toccheranno anche la Piana degli Ulivi Secolari.

E, in effetti, nei triteri di valutazione di Legambiente sono predominanti l’attenzione all’ambiente, la biodiversità, le caratteristiche di limpidezza delle acque e di protezione della natura, nonché l’offerta di una tipologia di turismo eccellente ma attento alle esigenze ambientali. “La Guida Blu e le Vele rappresentano un importante riconoscimento per le amministrazioni che da anni hanno saputo valorizzare il nostro mare più bello, accanto a paesaggi incantevoli pregni di storia e cultura che rispondono a un turismo esperienziale fatto di scoperte del territorio, soprattutto in quest’anno difficile di pandemia – ha dichiarato Ruggero Ronzulli, direttore di Legambiente Puglia – I comprensori e le località che raggiungono l’eccellenza sono quelle che avranno più possibilità di vincere le sfide del futuro, quelle in grado di lavorare in sinergia al fine di coniugare al meglio le tematiche ambientali con le prospettive di sviluppo economico, soprattutto con le opportunità che verranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il turismo del futuro – prosegue – deve essere improntato alla sostenibilità ambientale e alla tutela del paesaggio, perché non è più concepibile oggi autorizzare resort di lusso a discapito del paesaggio e del territorio che ha reso riconoscibile la Puglia nel mondo”.

Utili a comporre la graduatoria dei comprensori balneari e turistici riportati nella guida Il mare più bello 2021, 98 in totale sul territorio nazionale, sono stati i dati raccolti da Legambiente sulla gestione dei servizi da parte delle amministrazioni locali e la qualità del territorio (presenza di aree protette marine o terrestri), integrando queste informazioni con le valutazioni espresse dai Circoli locali dell’Associazione e dall’equipaggio della Goletta Verde. Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle Cinque Vele assegnate ai migliori fino a Una Vela per i territori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti. I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. La scelta degli indicatori e la loro attribuzione a differenti macroaree ha tenuto conto di requisiti chiave, definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle ecolabel che seguono i criteri del progetto Life “VISIT”.

I comprensori a 5 vele

Nella classifica nazionale dei comprensori a 5 vele, l’Alto Salento Jonico, l’Alto Salento Adriatico e le Isole Tremiti si sono piazzati rispettivamente all’11°, 12° e 18° posto con le seguenti motivazioni:

Alto Salento Jonico (Le)

I Comuni hanno promosso una gestione sostenibile dei rifiuti, la mobilità lenta, politiche di efficientamento energetico e la valorizzazione delle torri costiere. A gennaio 2021 sono state istituite le prime Oasi Blu della Puglia “Porto Selvaggio – Nardò” e “Le Secche di Ugento”. L’Oasi Blu consentirà una maggiore tutela e protezione delle risorse marine, attraverso strumenti di gestione quali la regolamentazione delle attività professionali, sportive e ricreative a tutto vantaggio della pesca sostenibile e dell’ambiente. Nell’ultimo anno inoltre sono state condotte delle importanti azioni di bonifica sia a Nardò che Porto Cesareo, come nello specchio acqueo di Torre Squillace, liberando la piccola baia e i fondali dei due Comuni da centinaia di corpi morti illegalmente abbandonati in oltre cinquant’anni di ormeggio abusivo. Rilevante anche il lavoro di tutela ed ingegneria naturalistica promosso dal Comune di Gallipoli per la salvaguardia del sistema dunale, all’interno del Parco Naturale “Isola di S. Andrea e Litorale di Punta Pizzo”, attraverso l’utilizzo di palazzate in castagno come struttura di difesa dall’erosione marina e accumulo del trasporto eolico per il rifacimento dunale e la rigenerazione della litoranea sud fino al Canale dei Samari interessata da lavori di riqualificazione dei paesaggi costieri ad alta valenza naturalistica rientrando nell’intervento di “riduzione della sezione stradale della litoranea con inserimento di percorsi ciclabili e pedonali nel tratto litorale di Gallipoli”. Nelle iniziative svolte dal Comune di Porto Cesareo si inserisce la realizzazione di percorsi naturalistici, la valorizzazione delle torri costiere, diventate un vero polo d’attrazione turistica e di tutela ambientale, e l’EcoCentro Blu, un sito di stoccaggio di rifiuti marini ad uso esclusivo dei pescatori. L’Area

Marina Protetta di Porto Cesareo è coinvolta nel progetto Open Tourism 2021 grazie all’obiettivo di puntare ad un modello di accoglienza diffuso attraverso una cooperazione tra pubblico e privato, possibile grazie al progetto Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro. Racale ha avviato consistenti lavori di riqualificazione urbana lungo tutta la litoranea che unisce le varie marine e consente l’accesso al mare attraverso percorsi ciclopedonali e ha attuato politiche di gestione sostenibile dei rifiuti e di efficientamento energetico sugli edifici comunali.

Alto Salento Adriatico (Le)

Vernole, Melendugno e Otranto si confermano anche quest’anno grandi attrattori turistici per le politiche di educazione ambientale e la forte attenzione alla tutela dei beni paesaggistici e culturali del territorio. Contraddistinti da scorci naturalistici e solcati da piste ciclabili, i tanti chilometri di costa attraversano il Parco Naturale delle Cesine, l’Area Archeologica di Roca fino all’Area Marina Protetta, oggi strumento fondamentale per la tutela della biodiversità. Le varie Amministrazioni hanno attuato una riqualificazione dei paesaggi costieri e sono attente a una mobilità sostenibile attraverso l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.  Tra gli obiettivi, inoltre, c’è quello importante di spingere verso l’istituzione dell’Area Marina Protetta Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca.

Isole Tremiti (Fg)

Riserva marina compresa nel Parco nazionale del Gargano, le Tremiti costituiscono un suggestivo mondo a sé. Tre sono le isole che compongono il piccolo arcipelago: San Domino è la più estesa e verde, San Nicola, che pur essendo la più piccola è quella che ospita l’unico centro abitato vero e proprio e la sede Comunale, infine Capraia è la più rocciosa e selvaggia delle tre ed è completamente disabitata. È possibile fare escursioni, godervi l’isola in bicicletta, vivere il mare e degustare i prodotti locali. È tra i primi comuni ad aver adottato il plastic free.

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