Una consulenza da 2,7 milioni di euro risalente agli anni 2013-2015. L’avvocato barese Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale ed ex presidente della Multiservizi di Bari è indagato per bancarotta per distrazione in concorso con Nicola Nitti, amministratore unico della Immoberdan dichiarata fallita nel 2018.
Olivieri sarebbe ritenuto dalla Procura di Bari il cosiddetto concorrente «extraneus», ovvero colui che «consapevole del depauperamento del patrimonio di una società ai danni dei creditori», cagiona alla stessa società un «danno patrimoniale di rilevante gravità». L’avvio della consulenza risale all’ottobre del 2010: un compenso, secondo l’accusa, da ritenersi «distrattivo, dissipativo e comunque non congruo rispetto all’attività professionale in concreto prestata da Olivieri», contesta la Procura.
“L’erogazione di tale somma di denaro in favore dell’Olivieri era altresì pregiudizievole per la società e i suoi creditori – contesta sempre la Procura – atteso che in quell’arco temporale la Immoberdan risultava priva di liquidità, con un’elevatissima esposizione debitoria, e contribuiva a determinare prima lo stato di insolvenza e successivamente il fallimento».
«I grandi numeri non possono costituire da soli la prova di un concorso del professionista mio assistito nella bancarotta distrattiva» dichiara alla Gazzetta del Mezzogiorno l’avvocato Nino Castellaneta, legale di Olivieri. «Sarà facile provare che l’avvocato Olivieri con un regolare contratto professionale e con compensi regolarmente fatturati in anni di lavoro ha effettivamente svolto il suo mandato professionale in modo autonomo rispetto alla gestione della società”.