Un campo da tennis, una piscina e diverse strutture occultate grazie alla fitta vegetazione e alla realizzazione semi-interrata, anche adibite a bed & breakfast. E’ quanto rilevato dal personale della Guardia Costiera del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale (NOPA) della Direzione Marittima di Bari, a seguito di una articolata attività di indagine seguente al sequestro eseguito lo scorso marzo in località “Pietra Egea” del Comune di Polignano al Mare.
In data odierna, in particolare, è stata eseguita un’estensione del sequestro (ove si riscontrò anche la falsificazione materiale di permessi edili) all’area adiacente di circa 14.000 metri quadrati, che ha portato complessivamente il vincolo cautelare a circa 27mila metri quadrati. Il sequestro preventivo richiesto dalla Procura e disposto dal GIP, si colloca, in particolare, per estensione, tra i più rilevanti eseguiti negli ultimi anni nell’ambito del territorio della provincia di Bari. Azione che si è resa necessaria in seguito ad ulteriori accertamenti delegati ad un team formato dalla Polizia Giudiziaria del NOPA e da un consulente tecnico, che ha rilevato nella stessa area ulteriori reati in campo edilizio e paesaggistico. In particolare, si è accertata la presenza di diverse strutture, in uso ai medesimi responsabili, realizzate in modo notevolmente difforme dai titoli edilizi e, in alcuni casi, totalmente sprovviste degli stessi.
Diverse le opere ritenute abusive, che insistono nello specifico, su area sottoposta a vincolo paesaggistico e ricadente nell’istituendo Parco di Costa Ripagnola. Tra queste come già detto, si è rilevato un campo da tennis, una piscina ma anche diverse strutture, alcune delle quali occultate dalla vegetazione e dalla realizzazione di alcune in modalità semi-interrata. Alcune erano anche adibite a bed & breakfast.